Provenienti da diverse parti del mondo, oggi 12 settembre 2025, i partecipanti al World Meeting on Human Fraternity sono stati ricevuti dal Santo Padre Leone XIV. Le parole che il Papa ha rivolto loro sono parole di pace, rugiada in questo “pianeta segnato da conflitti e divisioni”. La loro presenza è “un forte e coraggioso “no” alla guerra e un “sì” alla pace e alla fraternità. Come Papa Francesco ci ha insegnato, infatti, la guerra non è la via giusta per uscire dai conflitti. «Sopportare il conflitto, risolverlo e trasformarlo in un anello di collegamento di un nuovo processo» (Evangelii gaudium, 227) è il cammino più sapiente, il cammino dei forti. La vostra presenza testimonia tale sapienza, che unisce le culture e le religioni, quella forza silenziosa che ci fa riconoscere fratelli e sorelle, nonostante tutte le nostre differenze”.
Guardando al situazione contemporanea, il Santo Padre invita i presenti a farsi trasmettitori di domande importanti: “Fratello, sorella, dove sei?”. Dove sei nel business delle guerre che spezzano le vite dei giovani costretti alle armi, colpiscono i civili, bambini, donne e anziani indifesi, devastano città, campagne e interi ecosistemi, lasciando dietro di sé solo macerie e dolore? Fratello, sorella, dove sei tra i migranti disprezzati, imprigionati e respinti, tra quelli che cercano salvezza e speranza e trovano muri e indifferenza? Dove sei, fratello, quando i poveri vengono incolpati della loro povertà, dimenticati e scartati, in un mondo che stima più il profitto delle persone? Fratello, sorella, dove sei in una vita iperconnessa ma in cui la solitudine corrode i legami sociali e ci rende estranei anche a noi stessi? La risposta non può essere il silenzio. E una risposta siete voi, con la vostra presenza, il vostro impegno e il vostro coraggio”.
Papa Leone incoraggia “a proseguire in questo lavoro di semina silenziosa. Da essa può nascere un processo partecipativo sull’umano e sulla fraternità”.


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