Il video-messaggio inviato da Papa Leone XIV ai partecipanti al convegno “Walk for life”, è toccante pieno di tenerezza.Il Convegno si è svolto a Chicago e il Santo padre si è collegato sabato 20 settembre 2025. Organizzato da “Les Turner ALS Foundation”, e portava il titolo di Camminata per la Vita.
La prima parola del Papa è stata indirizzata ai ricercatori che portano avanti “uno dei grandi progetti che Dio ha affidato alla famiglia umana: quello di completare e perfezionare il bellissimo creato che ci ha donato.
Negli ultimi dieci anni – usando tutta la vostra conoscenza e compassione per comprendere le malattie del motoneurone e alleviare le sofferenze delle infermità che causano – avete compiuto notevoli progressi. Come tutti i qui presenti, anch’io vi sono profondamente grato. Per le innumerevoli ore che trascorrete da soli cercando di trovare una via per progredire nelle vostre ricerche o per reperire risorse per continuare il vostro prezioso lavoro, chiedo agli uomini e alle donne che svolgono ricerche scientifiche presso il Les Turner ALS Center del Notrthwestern Medicine e altrove di accettare la mia gratitudine e il mio incoraggiamento”.
La seconda parola è stata diretta i tanti caregiver: “medici e infermieri, terapisti occupazionali, fisioterapisti e logoterapisti, operatori sociali e, soprattutto, amici e familiari. La vostra cura e compassione per quanti convivono con la SLA e altre malattie del motoneurone sono d’ispirazione per me e per tante altre persone. Come raccontano i nostri amici musulmani, nell’Haddith ci viene detto che 70.000 angeli sono presenti quando gli assistenti arrivano al mattino. Altri 70.000 angeli arrivano alla sera. Credo che anche voi siate angeli.
Spesso l’assistenza viene offerta con grande sacrificio personale. Come familiari e amici impegnati nella cura quotidiana di chi è colpito da SLA, ci mostrate la parte migliore dell’umanità. Siete i buoni Samaritani di cui ha parlato Gesù”.
La terza parola è diretta ai malati di SLA: “avete un posto speciale nei miei pensieri e nelle mie preghiere. Avete ricevuto un fardello importante da portare. Vorrei che non fosse così. Tuttavia, le vostre sofferenze offrono un’opportunità per scoprire e affermare una verità profonda: la qualità della vita umana non dipende dai risultati raggiunti. La qualità delle nostre vite dipende dall’amore. Nella vostra sofferenza potete sperimentare una profondità dell’amore umano precedentemente sconosciuta. Potete crescere in gratitudine per tutto ciò che è stato e per le persone che ora si prendono cura di voi. Adesso potete sviluppare un senso profondo della bellezza del creato, della vita in questo mondo e del mistero dell’amore.
Prego per voi. Prego perché invece di lasciarvi sopraffare dalla frustrazione, dalla mancanza di speranza o dalla disperazione vi abbandoniate al mistero dell’esistenza umana, all’amore dei vostri caregiver e all’abbraccio del Divino”.
L’ultima parola è per le persone in lutto: “Dopo esservi presi cura dei vostri cari colpiti da SLA, ora piangete la loro scomparsa. Non li avete dimenticati. E, di fatto, il vostro amore è stato purificato dal vostro servizio e poi dal vostro lutto. Avete imparato, e ogni giorno penetrate più profondamente nel mistero più profondo: la morte non è la parola definitiva. L’amore vince la morte. L’amore vince la morte. L’amore vince la morte”.


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