Domenica 7 ottobre 2025, in una Piazza San Pietro piena come non mai, il Santo Padre Leone ha dichiarata ufficialmente la santità di due giovani persone: Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis.

Cosa è più importante nella vita, rifletteva nell’omelia il Papa. Importante è avere la vita e la sapienza. Così aveva capito il giovane Re Salomone: “L’unica via per trovare una risposta era quella di chiedere a Dio un dono ancora più grande: la sua Sapienza, per conoscere i suoi progetti e aderirvi fedelmente. Si era reso conto, infatti, che solo così ogni cosa avrebbe trovato il suo posto nel grande disegno del Signore. Sì, perché il rischio più grande della vita è quello di sprecarla al di fuori del progetto di Dio”.

La stessa ricerca di una esistenza sapienziale ha accompagnato anche i due giovani santi: “un giovane dell’inizio del Novecento e un adolescente dei nostri giorni, tutti e due innamorati di Gesù e pronti a donare tutto per Lui.
Pier Giorgio ha incontrato il Signore attraverso la scuola e i gruppi ecclesiali e lo ha testimoniato con la sua gioia di vivere e di essere cristiano nella preghiera, nell’amicizia, nella carità. Per lui la fede non è stata una devozione privata: spinto dalla forza del Vangelo e dall’appartenenza alle associazioni ecclesiali, si è impegnato generosamente nella società, ha dato il suo contributo alla vita politica, si è speso con ardore al servizio dei poveri.
Carlo, da parte sua, ha incontrato Gesù in famiglia e poi a scuola e soprattutto nei Sacramenti, celebrati nella comunità parrocchiale. È cresciuto, così, integrando naturalmente nelle sue giornate di bambino e di ragazzo preghiera, sport, studio e carità”.

Fondamentale per la vita cristiana sono la frequentazione dei sacramenti. Il Papa li definisce “mezzi semplici, alla portata di tutti: la santa Messa quotidiana, la preghiera, specialmente l’Adorazione eucaristica, la Confessione frequente”.

L’esperienza della malattia infine è stato un valore aggiunto alla loro ricerca di Dio: “Perfino quando la malattia li ha colpiti e ha stroncato le loro giovani vite, nemmeno questo li ha fermati e ha impedito loro di amare, di offrirsi a Dio, di benedirlo e di pregarlo per sé e per tutti”.

Mentre ringraziamo il Signore per questi giovani santi, lo ringraziamo anche per i tanti Pier Giorgio e Carlo che fanno la storia del nostro CVS, vero itinerario di santità nel quotidiano.