Ogni domenica un versetto poetico. Per andare oltre il visibile. Perché le parole trasformano il mondo.
A cura di Maria Teresa Neato
William Butler Yeats (1865-1939), poeta e scrittore irlandese, è stato uno dei grandi protagonisti della poesia tra Ottocento e Novecento
Tutte le parole che raccolgo,
Tutte le parole che scrivo,
Devono aprire instancabili le ali,
E non fermarsi mai nel loro volo,
Fino a giungere là dove è
il tuo triste, triste cuore,…
E cantare per te nella notte,
Oltre il luogo ove muoiono le acque,
Oscure di tempesta o lucenti di stelle.
Commento
Il poeta evoca qui il desiderio di riuscir quasi “curare” coi propri versi la tristezza del cuore, o almeno di “quel” cuore a cui sono forse specificamente destinati, che egli pare ben conoscere.
Il potere universale della poesia rimane comunque la possibilità di raggiungere in volo e toccare nell’intimo ogni persona che la legge, permettendole di coglierne il canto, nonostante ogni notte interiore. Perché essa va ben oltre il punto ove muoiono le acque tempestose, capaci di raccogliere e riflettere altresì il brillare delle stelle.


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