Il primo novembre 1950 fu la data scelta dal Mons. Luigi Novarese per dar vita all’Associazione “Silenziosi Operai della Croce”, perché proprio in quella data fu proclamato il Dogma dell’Assunta per il cui avvenimento tanto si era prodigato nei preparativi. Obiettivi di tale opera sono quelli riguardanti sacerdoti e laici, sani ed ammalati i quali, con la pratica dei consigli evangelici, si consacrano totalmente all’Immacolata per la continuità dell’opera per la valorizzazione della sofferenza.

Monsignore, vedendo che gli ammalati avevano bisogno natural­mente di essere sostenuti, per l’apostolato, nella con­quista di altri fratelli di dolore, poiché la base dell’apostolato è “la conquista dell’ammalato per mezzo dell’ammalato”, ecco allora che dette vita ai “Fratelli e Sorelle degli Ammalati”, sani che devono essere la “longa manus” dell’ammalato, devono divenire braccia, gambe per gli ammalati e aiutarli a svolgere il loro lavoro di conquista e di inserimento nella società.

Fu proprio ai piedi dell’Immacolata, nella Grotta di Lourdes, che Mons. Novarese venne ispirato dalla Vergine Santa a dar vita a quest’altro ramo dell’opera. Era il 15 agosto 1952.

Monsignore presentava ogni iniziativa al beneplacito dei suoi superiori. Non ha mai fatto nulla senza aver prima sottoposto ogni cosa, per ubbidienza, ai superiori ed averne ricevuto assenso.

Richiese, molto spesso, pareri anche al suo di­rettore spirituale, Sua Ecc.za Mons. Alfonso Carinci.

Sua Ecc.za Mons. Pasquale Venezia, amico del S. D. fin dall’epoca dell’Almo Collegio Capranica, ne era anche suo confidente, ed avendo lo stesso Mons. Venezia (nel 1957 era Vescovo di Ariano Irpino) invitato Monsignore a prendere il santuario di Valleluogo (presso Ariano Irpino) e Monsignore volle e decise che la sede dell’opera fosse ad Ariano Irpino, da qui la necessità di erigerla canonicamente, nel 1957, in quella Diocesi e stabilirne la sede.

Chiese ed ottenne, poi, il 6 novembre 1960, il riconoscimento giuridico dell’Associazione, con Decreto del Presidente della Repubblica (n. 1531), proprio perché l’Associazione potesse agire in piano nazionale e sociale, sotto l’approvazione anche dello Stato, senza di che non avrebbe potuto agire.

La Santa Sede diede la sua approvazione con il Breve Apostolico “Valde Probandae” il 24.11.1960. Era necessaria affinché l’Associazione potesse entrare nella Chiesa e tra i fedeli con l’approvazione del Santo Padre. Tale approvazione fu data all’Associazione attraverso Mons. Pasquale Venezia, Vescovo di Ariano Irpino, dalla cui Diocesi, come detto al precedente n. 100, ormai l’Associazione canonicamente dipendeva e vi aveva la sede.

I rapporti di Mons. Novarese con la Sacra Congregazione del Concilio, divenuta poi S. Congregazione del Clero, furono sempre ottimi, sia con i suoi prefetti: Ciriaci, Wright, Oddi, sia con i segretari: allora Sua Ecc.za Mons. Palazzini.

 

[Fonte: Profilo biografico del Beato Luigi Novarese redatto da Sorella Elvira Myriam Psorulla]