18-24 GIUGNO 1952: PRIMO PELLEGRINAGGIO A LOURDES PER SOLI SACERDOTI AMMALATI
Il primo pellegrinaggio a Lourdes per soli sacerdoti ammalati realizzato dal 18 al 24 giugno 1952 è stata soprattutto un’esperienza di fede e di carità. Nella fase preparatoria molti furono gli avvisi per la preparazione al pellegrinaggio, sia sulla rivista associativa “L’Ancora”, (fondata da Mons. Novarese nel 1950) sia alla Radio Vaticana attraverso la trasmissione “Quarto d’ora di serenità”, rivolta agli ammalati, ideata e diretta sempre da Novarese. Nel giugno 1952 Novarese scrive:
Ognuno deve porre le proprie energie spirituali per la riuscita del pellegrinaggio, perché soltanto la grazia ottenuta mediante la preghiera otterrà al pellegrinaggio stesso di divenire una grandiosa affermazione di fede e di fraterna solidarietà. La disciplina nella carità e nella pietà ne sarà il contrassegno. Continua, nella stessa rivista, riportando una parte della trasmissione “Quarto d’ora di serenità”: […] Squillano le campane tanto desiderate e ci ricordano che tra un mese (18 giugno) partirà il pellegrinaggio sacerdotale. Ci scrivono da San Remo: “A Ventimiglia vi affideremo i nostri Sacerdoti infermi e tanti fiori, tra i più belli, da portare alla Madonna”. Una “volontaria” favorita dal sorteggio (collocamento calendarietti) ci scrive: “Per il Pellegrinaggio dei Sacerdoti ammalati non posso far nulla, sono veramente povera. Desideravo tanto recarmi a Loreto; ebbene disponete dell’equivalente premio per aiutare un Sacerdote bisognoso”. Ascoltatori, questa è grande carità! E il pellegrinaggio dovrà riuscire, sarà un trionfo di fede e di solidarietà perché frutto di tanti e ignorati sacrifici […] Cari ascoltatori, per il Pellegrinaggio dei Sacerdoti ammalati a Lourdes, ferve il lavoro di preparazione. Un sacerdote ci scrive: “vorrei andare a Lourdes “gratuitamente” … Sono ammalato, privo di mezzi. Prima di scrivervi ho fatto un triduo di preghiere affinché la mia domanda venga accolta”. La domanda giunge all’ultimo momento però… il posto c’è. Occorrono cento altari portatili, per questo preghiamo i sacerdoti in ascolto a portare – chi lo avesse – l’altare portatile; comunque è necessario che ognuno porti: con una pianeta bianca tutto l’occorrente per la celebrazione compreso il Calice.
[Fonte: Biografia documentata Causa di Beatificazione Mons, Luigi Novarese]


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