Continua la Staffetta

Mercoledì 17 gennaio il CVS di Torino ha preso parte alla recita del santo rosario e alla santa messa nella chiesa Sacro Cuore di Gesù di Savonera, “Anche oggi don Igino, prima di iniziare la celebrazione, ha indicato ai presenti la Teca e il quadro del beato Luigi Novarese, accennando brevemente alcuni momenti della sua malattia e della avvenuta guarigione, riprendendo il carisma di Monsignore  spiega Giovannina”.

 

A Savonera (Torino)

Martedì 16 gennaio, la Teca con le Stampelle di Monsignore, erano presenti alla parrocchia Santa Gianna di Venaria (Torino) per l’adorazione, la recita dei vespri e la celebrazione della santa messa durante la quale hanno preso parte alcuni membri del CVS locale. Al termine della funzione la Teca, su suggerimento di don Igino è stata portata nell’altra sua parrocchia dedicata al “Sacro Cuore di Gesù” a Savonera paese non molto lontano da Venaria.

“Quando siamo arrivati in sacrestia – spiega Giovannina Vescio, coordinatrice regionale del CVS Piemonte – don Igino è venuto con noi per aiutarci a sistemare la Teca, gesto che abbiamo apprezzato molto. Lui stesso ha deciso dove collocarla e come sistemare il quadro con il Beato.

Da quando è iniziata la Staffetta a Torino e dintorni, abbiamo notato come i sacerdoti che abbiamo contattato, sono stati molto disponibili e in alcuni casi loro stessi si sono preoccupati di preparare il luogo più adatto e visibile alle persone, dandoci durante le funzioni la possibilità di presentare brevemente la figura del beato Luigi Novarese e il senso della Staffetta”.

Galleria Foto - Chiesa Sacro Cuore di Gesù - Savonera (To)

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La staffetta della speranza a Venaria Reale

Giovedì sera, siamo andati da don Igino Golzio parroco di Santa Gianna Beretta Molla di Venaria a chiedere se accoglieva la nostra iniziativa. Ha subito detto di sì e abbiamo concordato di portare la Teca sabato 13 nel pomeriggio.

La comunità conosce già la nostra Associazione, infatti da alcuni anni vi organizziamo una giornata di formazione spirituale in preparazione alla Santa Pasqua.

Siamo andati a ritirare la Teca a casa di Rosina che l’ha tenuta per quasi una settimana, insieme a lei c’era Caterina, una nostra sorella dei malati. Ci hanno raccontato brevemente la loro esperienza e dell’incontro che avevano tenuto con la partecipazione di alcune persone che non conoscevano il Beato.

Presa la Teca, ci siamo recati alla parrocchia Santa Gianna Beretta Molla e con l’aiuto di suor Rosalia abbiamo sistemato la Teca e la foto del beato Luigi Novarese nella cappella dell’adorazione.

Dopo aver distribuito del materiale ai presenti, abbiamo letto delle riflessioni del Beato.

Su invito delle tre suore della San Vincenzo, suor Rosalia, suor Lidia e suor Maria Ida, abbiamo poi recitato i vespri.

In seguito abbiamo preparato e sistemato la Teca vicino all’ambone nella chiesa grande per la santa messa prefestiva.

Il parroco don Igino, ha iniziato la celebrazione presentando la nostra Associazione e brevemente la figura del Nostro Padre Fondatore.

Dopo la lettura del Vangelo, ha collegato la chiamata da parte del Signore di Samuele con la chiamata attraverso la sofferenza del giovane ragazzo malato, che guarito si dedicò ai sofferenti, rendendo un grande servizio ai malati e a tutta la chiesa.

Grande è stato il nostro stupore quando al termine della santa messa è stato distribuito il bollettino della parrocchia e negli appuntamenti della settimana c’era scritto che alla santa messa di domenica 14 alle ore 10 avrebbero accolto le stampelle del beato Luigi Novarese.

 

Domenica 14 gennaio

Dopo il canto d’inizio, don Igino, prima di iniziare la celebrazione eucaristica, ha fatto notare che vicino all’altare c’erano due Stampelle vecchie; sono gli strumenti che hanno sostenuto fisicamente il beato Luigi Novarese durante il suo periodo di malattia. Oggi la tecnologia si è evoluta e le stampelle e gli arti artificiali sono molto più pratici.

Don Igino ha permesso di parlare del Centro Volontari della Sofferenza e della Staffetta della Speranza. Durante l’omelia ha fatto riferimento al beato Luigi, che ha trovato durante la sua malattia il sostegno della fede e che per grazia divina fu miracolato per intercessione di Maria Ausiliatrice.

La maestra del coro prima di dare il via al canto finale “Andate per le strade” l’ha dedicato a tutti i presenti ma in particolare a noi del CVS. Abbiamo percepito che il messaggio di mons. Luigi Novarese è stato recepito da parecchi.

Al termine della santa messa, abbiamo chiesto al parroco se si poteva portare la Teca nella chiesa Sacro Cuore di Gesù a Savonera e poi siamo andati a vedere dove posizionarla.

Su richiesta e d’accordo con don Igino, ritorneremo alla parrocchia Santa Gianna Beretta Molla domenica 11 febbraio in occasione della Giornata mondiale del malato. (Giovannina e Giuseppe – CVS Torino)

Galleria Foto - Chiesa Santa Gianna Beretta Molla a Venaria (To)

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Giuseppe ed io seguiamo con trepidazione la Staffetta della Speranza e preghiamo il nostro Padre Fondatore il beato Luigi Novarese, affinché ci aiuti ad essere testimoni credibili della sua grande intuizione verso i sofferenti.

Gli amici del CVS di Ivrea hanno portato la Teca a Moncrivello e noi ieri sera siamo andati a prenderla.

L’abbiamo portata nonostante la serata piovosa e fredda a Venaria, dove Rosina pur essendo malata da tanti anni  e con varie difficoltà ha accettato di custodirla per alcuni giorni impegnandosi ad organizzare con l’aiuto di altre persone momenti di preghiera. (Giovannina e Giuseppe – CVS Torino)

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Testimonianza – Venaria 8 gennaio 2018

La TECA a casa dell’ammalata ROSINA

In questo giorno ho avuto la grande gioia di ospitare nella mia casa, la Teca con le stampelle usate nella sofferenza dal nostro Padre Fondatore il Beato Luigi Novarese.

Avendo organizzato un’incontro di preghiera in Suo onore, sono state invitate alcune persone che non conoscevano la nostra storia, ma che Anna Maria P. con delicatezza e chiarezza ha raccontato le vicissitudini affrontate dal Beato e, del miracolo ottenuto tramite l’intercessione di Maria Ausiliatrice, giungendo a formare il CVS – Centro Volontari della Sofferenza, spiegando poi il nostro Apostolato.

Certamente quell’incontro è stato positivo poiché ha suscitato molta curiosità e nuove scoperte.

Ringrazio di cuore Giovannina e Giuseppe per l’opportunità concessami e con il gruppo di Venaria auguriamo con affetto buon proseguimento e un gioioso cammino. (Rosina del CVS di Torino)

Galleria Foto - A casa di Rosina

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Staffetta della speranza a Ivrea: testimonianze

Domenica 17 dicembre,  per il CVS  di Ivrea è stata una bella giornata. Al mattino, durante la santa messa che è stata celebrata da don Arnaldo, c’è stato il rito di adesione e benedizione delle tessere prima di essere distribuite agli iscritti. Dopo aver condiviso il pranzo e fatto la lotteria, ci siamo trasferiti alle 16,30 in Duomo, portando la Teca e il ritratto del beato Luigi Novarese.

La santa messa è stata presieduta dal  vescovo, mons.  Edoardo Cerrato, che ha ampiamente tracciato la figura ed il carisma del Beato. E’ stato così bello che mi sono venute le lacrime agli occhi. Uscendo dal duomo in processione, mons. Cerrato e il segretario sono passati a baciare la Teca.

Nella preghiera del canone e durante la benedizione è stata invocata anche l’intercessione del beato Luigi Novarese. (Angelica e Sergio – CVS di Ivrea)

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Durante la presentazione nel duomo di Ivrea  delle Stampelle del beato Luigi Novarese,  il vescovo Edoardo Cerrato, ha  fatto conoscere nell’omelia a tutti i presenti (tantissimi) la vita e il vero apostolato di monsignor Novarese.

Siamo rimasti sbalorditi dalle sue belle parole, non immaginavamo tanta gioia. (Elena e Giuliano – (Consiglieri del CVS di Ivrea)

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Venerdì  15 dicembre 2017, dalla diocesi di Torino c’è stata porta la Teca con le Stampelle che sono servite al giovane ragazzo di Casale Monferrato, Luigi Novarese, colpito da un male incurabile, a sorreggersi, pregare e sperare nel miracolo della guarigione.

Abbiamo cercato di organizzare in questo periodo natalizio un pellegrinaggio portando la Teca nelle varie parrocchie della diocesi lasciandole esposte per uno o due giorni in modo che i parrocchiani ne prendessero visione.

Abbiamo iniziato dalla sede del CVS di Ivrea, domenica 17 dicembre, con la giornata completa in sede, e la santa messa celebrata da don Arnaldo,  sono state benedette e distribuite le tessere  agli associati,  quindi ci siamo recati alle ore 16,30  in duomo dedicato a Santa Maria Assunta, portando la Teca con il ritratto del beato Luigi Novarese; lì si è svolta la Giornata del seminarista con il vescovo. Dopo  la  novena di Natale è seguita la santa messa delle ore 18, e dopo una sosta di due giorni, è iniziato il pellegrinaggio presso le parrocchie che hanno accettato  la nostra proposta.

Un particolare ringraziamento lo rivolgiamo al vescovo di Ivrea monsignor Edoardo Cerrato  che ha iniziato la santa messa presentando le stampelle e soprattutto la figura del beato Luigi Novarese nella veste di “Apostolo dei malati”, riprendendo poi durante l’omelia, l’uomo della Speranza, il ragazzo che a 15 anni ha saputo lottare sperando nella guarigione nonostante la sentenza data dagli illustri medici dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure.

Un grazie va anche ai parroci che hanno contribuito durante l’esposizione delle stampelle alla presentazione e  figura del beato Luigi Novarese. In una parrocchia, appena arrivati, avuto il tempo di sistemare la “Teca” al fianco dell’altare, un signore si è inginocchiato davanti alle stampelle e si è messo a pregare. In seguito, parlando con questa persona, mi disse che lui si era appellato a mons. Novarese affinché sua moglie, ridotta in carrozzella potesse camminare. Ora la moglie è migliorata e cammina col bastone.

L’ultima tappa è stata a Pobbia, dove il parroco e assistente spirituale don Rodolfo Majerna ha esposto in chiesa la “Teca” per quattro giorni organizzando messe, ore di adorazione e dando notizie sulla vita del beato Novarese, coinvolgendo i parroci delle parrocchie vicine con i relativi parrocchiani alle funzioni in memoria del nostro Beato.

L’8 gennaio, la “Teca” è giunta a Moncrivello dove la coordinatrice Regionale andrà a prenderla per portarla di nuovo a Torino, per continuare la Staffetta. (Eridiano – Responsabile del CVS di Ivrea)

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Le stampelle del beato Luigi Novarese hanno fatto un percorso-pellegrinaggio a Ivrea e dintorni. Sono partite dalla Sede CVS dove sono rimaste per il rito di adesione il 17 dicembre giornata in cui, celebrata la Santa Messa da don Arnaldo, sono state benedette e distribuite le tessere di iscrizione.

Con una breve processione sono state trasferite nella Cattedrale Santa Maria Assunta sempre in Ivrea dove il vescovo Edoardo Cerrato nell’omelia della Santa  Messa delle 18, ha illustrato la vita del nostro Beato da quando si è ammalato e ha chiesto a don Rinaldi, successore di don Bosco, di far pregare i ragazzi dell’oratorio per la sua guarigione avvenuta miracolosamente in breve tempo.

In seguito a questa guarigione nacque in lui la vocazione al sacerdozio, volta alla Valorizzazione della Sofferenza.

La cara reliquia è poi proseguita per Chivasso prima nella chiesa di Giuseppe  Lavoratore gestita da don Pacetta,  alla Blatta e poi al duomo dove si è fermata qualche giorno.

Poi è stata portata alla parrocchia Madonna della Neve di Pobbia, il cui parroco è don Rodolfo Majerna assistente spirituale dell’associazione. Il 27 dicembre è stata celebrata la santa  messa da 4 sacerdoti e 2 diaconi uno dei quali è Marco Florio già amico del CVS. Don Agrano ha dato grande risalto alla reliquia e al suo significato. È stato rivolto l’invito per partecipare ad alcune ore di adorazione sempre presso la chiesa di Pobbia.

Un grande dono è stato per noi tutti questo evento e siamo certi che buoni frutti potranno nascere da questa esperienza. Affidiamoci al beato Luigi Novarese e per sua intercessione faccia fiorire nuovi stimoli per un apostolato ricco di amore per l’associazione. (Ida e Franco del CVS di Ivrea)

Galleria Foto - La Teca nella Cattedrale Santa Maria Assunta ( Duomo di Ivrea)

Galleria Foto - La Teca nella sede del CVS di Ivrea

Galleria Foto - Parrocchia Pobbia-Madonna della Neve (Ivrea)

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A casa di Leni 

Oggi 12 dicembre 2017, ho aperto la porta della mia casa alla reliquia delle Stampelle del beato mons. Luigi Novarese. Prima di tutto ho aperto la porta del mio cuore. Mi sono chiesta, perché proprio a me, questo privilegio? Perché la teca con le Stampelle è proprio qui nella mia dimora?
Le miei riflessioni sono molteplici e profonde. Sento nel mio cuore la presenza di un richiamo a migliorare e di lasciare da parte le miei paure. In questi giorni ho percorso il passato e i suggerimenti del beato Luigi, verso me stessa, li ho confrontati con il presente.
Ho avuto la fortuna di conoscere personalmente Monsignore, nei tempi bui della mia vita. Sono stata fortunata! La sua presenza mi ha dato molto aiuto, mi ha fatto capire quello che Dio voleva da me, attraverso la malattia. Non nascondo che aver in questi giorni custodito e venerato ciò che apparteneva al Beato, l’ho vissuto come dono di sostegno e rinascita interiore che negli anni si è assopito.
Le stampelle per me sono un segno di appoggio sia nelle difficoltà fisiche, sia spirituali.
Per me è stata un’esperienza  positiva. Ho invitato alcune persone che non conoscevano il Beato e insieme abbiamo pregato e ringraziato il Signore.
Ringrazio dal profondo Giovannina che mi ha dato questa possibilità di custodire in casa la Reliquia, sarà per me un ricordo indelebile. (Leni)

 

A Ivrea
Domenica 17 dicembre, si è svolta la giornata diocesana del Centro Volontari della Sofferenza di Ivrea, grande è stata la gioia dei partecipanti nel trovarsi la teca esposta.
Le stampelle rimarranno a Ivrea fino al 7 o 8 gennaio per poi tornare a Torino.

Galleria Foto - A casa di Leni

Galleria Foto - CVS Asti

Galleria Foto - CVS Ivrea

Galleria Foto - CVS Ivrea

Le stampelle del beato Luigi Novarese:  un segno che ci invita alla speranza!

Davide Vecchio, Responsabile del CVS di Asti

Accogliere nella diocesi di Asti le stampelle del beato Novarese è un segno che ci invita alla speranza.

Diversi sono stati gli incontri: il primo nella Casa di riposo Città di Asti per un momento di riflessione sul tema Dare e ricevere, al quale erano presenti il vescovo, padre Francesco Ravinale, la comunità del seminario, il sindaco di Asti, Maurizio Rasero, alcune autorità civili, il viceparroco della parrocchia di San Pietro (a cui territorialmente appartiene la Casa di riposo), don Mauro Canta; poi in duomo ad Asti, nella parrocchia di San Defendente a Frinco (At) e nella chiesa San Pietro e Paolo, parrocchia di Castell’Alfero (guidata da don Claudio Sganga, nostro assistente diocesano).

Nella cappella dell’Istituto delle suore Isnardiane, lunedì 27 novembre, al mattino è stata celebrata la santa messa e al termine è stato intonato il canto “Salve Regina Sorella”; nel primo pomeriggio c’è stato un incontro di preghiera ma prima di iniziare suor Franca ha parlato del nostro Beato Novarese e spiegato alcuni momenti della sua malattia collegandosi alla presenza della teca con le Stampelle. È seguita l’adorazione e la recita della coroncina della misericordia, sottolineando la grande fede che ha accompagnato il giovane Luigi maturandola davanti al crocifisso. Nel tardo pomeriggio si è tenuto un’altro incontro con un gruppo di preghiera che non conoscevano la storia del Beato. In questa occasione è stato recitato e meditato il santo rosario, dei misteri dolorosi e pregato “Magnificat”.

Commovente è stata la santa messa con alcuni ospiti della Casa di riposo Città di Asti, celebrata da don Oreste Vercelli, classe 1932, che, come ha ricordato, ha avuto il dono di conoscere il beato Luigi Novarese accompagnando un suo compagno di seminario, gravemente infermo, in alcuni pellegrinaggi a Lourdes: questo sacerdote, testimone della sofferenza offerta, è don Pietro Gonella (1931-1979). Il Beato Luigi Novarese è stato – ricorda ancora don Vercelli – diverse volte ad Asti a visitarlo.

Di profondissima intensità è stato l’incontro con il vescovo e tutte le asssociazioni della diocesi afferenti alla Pastorale della Salute che si è svolto in ospedale come ritiro d’Avvento: la meditazione che il vescovo ha svolto è stata sul tema: la forza nella debolezza. Il vescovo ha fatto un parallelo tra la figura di Anna, moglie di Elkana (1Samuele), e il beato Luigi Novarese: entrambi hanno attraversato l’esperienza della fragilità – esperienza che ogni persona sperimenta –, l’hanno offerta e proprio in quest’offerta al Signore è divenuta segno di servizio per il mondo. Questo ci ricordano le stampelle del beato Novarese.

Il 4 dicembre le stampelle del beato Novarese sono giunte – ed è l’ultima tappa di questo pellegrinaggio nella diocesi di Asti – a Portacomaro, terra legata alle origini famigliari di papa Francesco: abbiamo così vissuto il primo momento di riflessione nella comunità portacomarese e abbiamo riflettuto sull’attualità del messaggio che il beato Luigi Novarese ha donato al mondo con il suo apostolato.

Ora è il momento di prepararci agli altri incontri che vivremo a Portacomaro: la presenza delle stampelle del beato Luigi Novarese alle celebrazioni liturgiche della solennità dell’Immacolata; poi, il giorno successivo, l’incontro che vedrà uniti il Centro Volontari della Sofferenza di Asti e ACBS (Associazione Contro il Bullismo Scolastico, di Magnago, di cui è presidente il giovane Vincenzo Vetere, classe 1995): Vincenzo dalla triste esperienza di aver dovuto vivere episodi di bullismo è riuscito a creare un segno di resurrezione e lo ha fatto attraverso il suo impegno, volto a vincere questa piaga sociale attraverso un messaggio di senso che vuole rendere consapevole ogni persona della dignità che le appartiene. Sono contento di aver incontrato Vincenzo, giovane buono e virtuoso, sul cammino della mia vita e del fiore dell’amicizia che è sorto tra noi.

Questo incontro che CVS di Asti e ACBS realizzano insieme è un segno per dire che l’impegno per la tutela della dignità umana ha diverse sfaccettature, ma un’unica radice: la responsabilità; il beato Novarese è stato testimone di questo dovere senza riserve ora sta a noi raccogliere il testimone ed essere costruttori di speranza.

Poi, domenica 10 dicembre, solennità della B.V. di Loreto, l’incontro con gli ospiti della Casa di riposo di Portacomaro.

Il mio auspicio è che questi giorni siano un segno di luce e di speranza: il beato Luigi Novarese ci accompagnerà nel cammino della vita, aiutandoci ad essere sale della terra e luce del mondo!

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Dal 19 al 24 novembre, in occasione della festa patronale di san Clemente, la teca con le Stampelle del beato Luigi Novarese è stata presente nella parrocchia di Bellinzago.

Sull’altare maggiore ha accolto i fedeli del paese, dando testimonianza della grandezza del beato e della validità delle sue opere. Una serata è stata dedicata al tema della malattia, unendo CVS, OFTAL, medici di base e il cappellano dell’ospedale, dando risalto alla forza della fede in Dio nell’aiuto alla sofferenza (come ben ci fa capire l’insegnamento del nostro Padre Fondatore).

Momenti di raccoglimento e preghiera si sono svolti anche nelle case di aderenti al CVS  che hanno accolto presso di loro il segno della volontà di Dio sul giovane Luigi Novarese attraverso la guarigione miracolosa. Le stampelle custodite da Giovanna. sorella dei malati, hanno poi proseguito il loro itinerario verso Asti. (Maria Pia)

 

Le stampelle ad Asti

Dopo aver sostato in vari luoghi della diocesi di Novara, sabato 25 novembre la teca con le stampelle del beato Luigi Novarese è stata presa in consegna a Bellinzago Novarese dalla coordinatrice Giovannina Vescio e abbiamo portata quindi ad Asti.

Nel pomeriggio sono state esposte nel duomo e dopo la recita del santo rosario e della santa messa, Giovannina è stata invitata a spiegare brevemente la figura del beato e il perché della presenza della teca.

Prima di uscire, alcune persone si sono avvicinate per pregare e chiedere anche spiegazioni.

Domenica 26, la teca è stata portata ed esposta nella chiesa di San Defendente, a Frinco (At) per la santa messa delle ore 10, dove il parroco don Claudio Sganga al termine della funzione ha spiegato brevemente la storia del Beato invitando la comunità a partecipare all’incontro di lunedì 27 alle ore 21, nella Canonica di Castell’Alfero per saperne di più.

Subito dopo, siamo andati di corsa nella parrocchia San Pietro e Paolo a Castell’Alfero, dove don Claudio alle 11,15 celebrava un’altra Messa. Anche qui abbiamo sistemato presso l’altare la teca con il quadro del beato Luigi Novarese.

Il parroco, ha spiegato brevemente la presenza della teca e l’iniziativa della Staffetta della Speranza in Piemonte, per far conoscere la figura e il carisma di un sacerdote piemontese nato a Casale Monferrato non molto lontano da lì. Durante gli avvisi  ha invitato anche questa comunità all’incontro di lunedì 27 novembre.

La teca è stata esposta nella cappella dell’Istituto delle suore Isnardiane, dove vive suor Franca, animatrice dei Gruppi d’avanguardia, in occasione di alcuni incontri programmati nella  giornata di lunedì 27 novembre. (Giuseppe P.)

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Galleria Foto - Chiesa di San Defendente a Frinco (At)

Galleria Foto - Parrocchia San Pietro e Paolo a Castell'Alfero (At)

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La staffetta sta per lasciare Novara

La “Staffetta della speranza” nella diocesi di Novara sta per giungere al termine. Giovedì 16 novembre, durante l’Adorazione settimanale nel Seminario diocesano di Novara, è stata esposta la teca con le stampelle che ricordano la guarigione del piccolo Luigi Novarese. I seminaristi hanno letto una preghiera e alcuni pensieri di Monsignore, e in seguito è stata illustrata l’attività del Centro Volontari della Sofferenza e l’intuizione profetica e carismatica del beato Novarese ai presenti.

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Le stampelle della speranza percorrono la zona del borgomanerese

Il cammino della “Staffetta della Speranza” con la reliquia di mons. Novarese, prosegue nella diocesi di Novara. E’ iniziato positivamente con varie proposte: nelle case dei malati e degli anziani che già conoscevano la figura di mons. Novarese, e prosegue nelle case di riposo e nelle chiese.

Nella giornata del rinnovo delle adesioni per il nuovo anno pastorale ci siamo impegnati, davanti alla reliquia, di vivere con rinnovato impegno l’apostolato, condividendo la gioia di far parte di una grande famiglia che vuole continuare a vivere il carisma associativo in modo credibile e responsabile, per far conoscere alle persone che incontriamo la gioia di credere alle parole del Vangelo.

Le stampelle del nostro Padre Fondatore, ci hanno dato la possibilità di diffondere l’apostolato alla casa “Divina Provvidenza” a Novara, dove sono ospiti 5 sacerdoti anziani ormai sulla sedia a rotelle, dove, venerdì 27 ottobre ci siamo ritrovati per iniziare il percorso degli incontri del gruppo della Lega Sacerdotale Mariana. La relazione è stata tenuta dal direttore spirituale del nostro seminario, don Maurizio Poletti. Abbiamo avuto la gioia della presenza della Responsabile regionale del Centro Volontari della Sofferenza, Giovannina Vescio, che ha assistito alla relazione insieme ad alcuni collaboratori e un bel gruppo di ospiti e volontari del nostro gruppo, che segue e accompagna i nostri sacerdoti agli incontri.

Nella nostra chiesa di Santa Marta, in Gozzano, abbiamo fatto la presentazione della figura del nostro beato e della sua intuizione, con un’ora mariana, con alcune proiezioni della vita di mons. Novarese attraverso le parole dei Papi che lo hanno conosciuto, e anche in questa occasione abbiamo incontrato diversi fedeli. Sabato 28 ottobre poi, siamo stati alla casa di riposo “Curti” di Borgomanero, su richiesta di suor Cesira, che da bambina aveva conosciuto Monsignore a Re, dove lei è nata negli anni in cui si iniziava la costruzione della casa “Cuore Immacolato di Maria” e dove il suo papà ha lavorato. In questa casa di riposo sono ospiti alcuni sacerdoti che partecipano ai nostri incontri: alla recita della corona è seguita la celebrazione della santa messa. Qui abbiamo incontrato anche il prof. Eugenio Borgna, noto psichiatra che, con interesse, ha chiesto notizie di Mons. Novarese, sulla sua intuizione che valorizza la sofferenza e aiuta il diversamente abile a sentirsi parte viva della chiesa e sostegno per i fratelli che vivono nelle nostra comunità.

 

Le stampelle tra i giovani alla veglia dei Santi

Proporre l’intuizione di mons. Novarese ai giovani è sempre una sfida: offrire la propria sofferenza per il bene della Chiesa è un pensiero lontano dalla mentalità razionale di chi ha la vita in mano e si predispone a percorrerla seguendo ideali di perfezione, di consumismo, di vittoria. A mettere nelle mani di questi, la riflessione che anche attraverso la sofferenza ci si può realizzare a pieno anche nella vita della Chiesa, è stata la veglia dei Santi, che per tradizione i giovani del vicariato del borgomanerese e aronese organizzano per la sera dal 31 ottobre: “Ho scelto te” … sì, anche se malato il Signore sceglie e possiamo rispondere alla sua chiamata a trovare il nostro posto in modo positivo e sereno nel mondo, diventando protagonisti, malgrado tutto. Don Marco Castellazzi, SOdC, ha parlato ai giovani dell’esperienza di un giovane, Luigi, che da malato ha capito la sua strada, fino ad arrivare a donarsi a Dio attraverso il sacerdozio, ma soprattutto proponendo la sua intuizione di protagonista nella Chiesa: anche se in difficoltà, ognuno può e deve mettersi in gioco, perché è un tassello importante della creazione di Dio.

Anche qui, le stampelle, attraverso la “staffetta della speranza” sono state il segno tangibile della guarigione: attraverso la preghiera, il dolore si è trasformato in salvezza.

 

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Stiamo vivendo il mese missionario e mariano, con la festa della Vergine del Rosario ed il centenario dell’ultima apparizione della Madonna ai pastorelli di Fatima. Queste ricorrenze ci portano alle nostre origini: la devozione alla Madre è il fondamento dell’istituzione della Lega Sacerdotale Mariana. Per continuare il piacere del nostro incontrarci ti proponiamo un nuovo incontro, che si svolgerà venerdì 27 ottobre dalle 14,30 presso la Casa Divina Provvidenza di Novara.

Ad intrattenerci ci sarà don Maurizio Poletti, Padre Spirituale del nostro Seminario diocesano. sul tema: Il mandato che coinvolge tutti anche i più deboli e sofferenti.

In questi giorni avremo nella nostra Diocesi “Le stampelle della speranza”, cioè le stampelle che il Beato mons. Luigi Novarese, nostro Padre Fondatore, utilizzava prima di essere miracolato: ci parlano di un sacerdote che fidandosi del Signore, ha scritto un nuovo capitolo nella Pastorale della Salute. Ci sembra bello poterle esporre durante l’incontro, come segno vittoria che parte dalla Croce ed arriva al Cristo Risorto.

L’incontro avrà inizio alle ore 14.30 con la recita dell’Ora media, a seguire vi sarà la riflessione con la messa in comune delle risonanze; alle 16.00 la recita dei Vespri davanti alla Reliquia del Beato Novarese e a conclusione, il momento di festa.

Con la speranza di poterti incontrare, colgo l’occasione per porgerti un augurio speciale: l’Immacolata ti sostenga e protegga il tuo lavoro tra la gente.

 

Il segretario della L.S.M. della Diocesi di Novara

Don Michelino Occhetta

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Il 15 ottobre le stampelle sono state portate ad Armeno (No), presso il Centro di Spiritualità Maria Candida, dove si è tenuta la giornata del Rinnovo dell’adesione al CVS, le iscrizioni e assemblea…

Le stampelle sono state messe particolarmente in evidenza durante la celebrazione conclusiva della giornata.

Ieri, invece, sono giunte a Bolzano Novarese, presso la casa di Maria Carla, Annalisa (SOdC) e Paola Pettinaroli (vice presidente del CVS Novara) e gireranno fino a sabato il paese.

La settimana prossima saranno a Gozzano, con una celebrazione serale aperta a tutti in chiesa.

Il 29 ottobre durante tutta la giornata saranno a S. Cristina di Borgomanero e durante le celebrazioni, sarà presentata la figura del Beato.

Dal 13 novembre saranno a Cameri e a Bellinzago Novarese fino al 20/22.

Nel periodo in cui sostano in un paese, sono previsti incontri di gruppo nella case degli ammalati con la presenza delle reliquie del Beato ed una celebrazione pubblica aperta a tutti.

Galleria Foto - ARMENO (NO)

La staffetta della speranza a Santa Giulia a Torino

Si è svolta ieri a Torino, presso la chiesa di Santa Giulia, la messa in cui sono stati ricordati i 70 anni di vita del Centro Volontari della Sofferenza. Durante la celebrazione è stata esposta la teca contenente le stampelle che sostenevano il giovane Luigi Novarese durante la malattia. Nella breve omelia don Stefano Lavelli ha ricordato l’impegno del beato a favore degli ammalati.  “La sua storia ci dimostra – ha detto il sacerdote – che quando un infermo vive la sofferenza alla luce della fede, viene investito dalla grazia di Dio per sé e diventa apostolo per gli altri”. Al termine della messa il giornalista Mauro Anselmo, biografo di Novarese, ha ricordato l’opera  e l’insegnamento del beato.

Galleria Foto - SANTA GIULIA (TO)

Prosegue la staffetta della speranza in Piemonte 

Le stampelle che reggevano Monsignore negli anni della malattia sono partite da Re lo scorso 23 settembre, hanno preso parte ad Alba all’incontro regionale del CVS Piemonte il 24 settembre per festeggiare i 70 anni dalla fondazione e il giorno dopo sono state portate nella Basilica di Maria Ausiliatrice di Torino «dove il rettore, don Cristian Besso, ci ha accolti e aiutato con delicatezza a sistemare la preziosa Teca sull’altare della cappella del Sacro Cuore dove abbiamo posto l’icona del beato Luigi – spiega Giovanninna Vescio coordinatrice del CVS Piemonte. Grande è stata la partecipazione degli iscritti presenti al momento della sistemazione. Abbiamo anche recitato il santo rosario, per ringraziare la Madonna per il grande dono di essere lì». La teca si è poi fermata dal 4 al 9 ottobre ad Almese (TO), accolta nel salone dell’oratorio della parrocchia. Giovannina e fratel Livio, su invito del parroco, hanno spiegato durante l’ncontro il perché della “Staffetta della Speranza” in Piemonte e Val d’Aosta. «Le stampelle sono poi state portate nella cappella per la santa messa delle ore 18 – prosegue Vescio. Domenica 8 ottobre, invece, don Silvio le ha portate nella Chiesa Natività Maria Vergine, dove si è celebrata la Santa Messa e si è presentata alla comunità locale la figura del nostro Padre Fondatore». Lunedì 9 le stampelle sono state accolte a Torino nella parrocchia di Santa Giulia e questa sera, martedì 10, vi sarà la Santa messa durante la quale, Mauro Anselmo, biografo di Monsignore, ne introdurrà la figura. Il 13 ottobre andranno invece a Vercelli per un’incontro in Seminario organizzato dalla Pastorale della salute diocesana. (10.10.2017)

Galleria Foto - ALBA (CN) - INCONTRO REGIONALE

Le stampelle di Monsignore da don Bosco

E’ la seconda tappa della “Staffetta della Speranza” che vedrà la reliquia di Monsignore attraversare nei prossimi mesi tutte le diocesi del Piemonte. L’incontro è avvenuto ieri, durante la messa delle 17 all’Ausiliatrice. Un’ottantina i presenti, molti dei quali del CVS di Torino. A prendere la parola, all’inizio della funzione, Mauro Anselmo, biografo di Monsignore, che ha sottolineato l’importanza dell’evento. «Potremmo dire – ha esordito – che la straordinaria avventura umana e spirituale di Novarese abbia avuto il suo inizio, anzi, il battesimo ufficiale proprio qui, nella basilica di don Bosco e dei salesiani. Aprile 1930: tutto in questo luogo sembra rimasto come allora. In uno dei confessionali svolgeva la sua missione sacerdotale don Filippo Rinaldi, rettore maggiore dei salesiani e terzo successore di don Bosco, che non immaginava, quel giorno, di trovare sulla sua scrivania la lettera commovente di un giovane di Casale Monferrato:  mi chiamo Luigi Novarese, sono malato di tubercolosi alle ossa…».

Anselmo ha raccontato l’episodio, la novena, la guarigione di Luigi avvenuta l’anno successivo per grazia divina, le stampelle che furono esposte a partire dal 1931 a una parete della basilica del Sacro Cuore di Gesù a Casale – dove lui e la mamma, Teresa Sassone, andavano a pregare – per poi essere trasferite alla Casa di Re.  «Oggi, in quella stessa chiesa salesiana, sulla stessa parete, c’è il ritratto del beato Filippo Rinaldi e, accanto a quel ritratto, possiamo ammirare anche l’immagine del beato Novarese».

E ha infine concluso: «Grazie alla guarigione avvenuta per grazia divina Novarese è diventato “l’apostolo dei malati”. Il sacerdote che ha rinnovato la pastorale della salute, che ha reso consapevoli gli infermi di essere apostoli del Signore, soggetti attivi nella Chiesa ed evangelizzatori del mondo. Le stampelle ci raccontano la vita straordinaria del beato. Ma sono anche la testimonianza che il Signore esiste, si occupa del mondo e interviene nella Storia degli uomini donandoci sacerdoti santi come don Bosco e il beato Novarese». Durante la Celebrazione eucaristica, don Cristian Besso, rettore della basilica, ha citato più volte Monsignore e a termine della funzione, Giovannina Vescio, responsabile del CVS Piemonte, ha ringraziato don Besso e i salesiani a nome del CVS. (27.9.2017)

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Al via la staffetta della speranza in Piemonte

Dopo il grande successo dell’Emilia Romagna, anche il Centro Volontari della Sofferenza del Piemonte darà il via alla “Staffetta della Speranza” in tutte le diocesi della regione.
L’inizio del pellegrinaggio sarà il prossimo 24 settembre ad Alba dove oltre 400 iscritti provenienti da tutto il Piemonte si ritroveranno per celebrare il Settantesimo della fondazione. Appuntamento alle 10,30 con la funzione eucaristica in Duomo, presieduta dal vescovo, monsignor Marco Brunetti. «Vogliamo rivolgergli il nostro ringraziamento per avere accolto con gioia la nostra proposta – spiega Giovannina Vescio, tra gli organizzatori della giornata –. E’ proprio grazie alla sua vicinanza alla nostra realtà, sin da quando egli era alla guida della Pastorale della salute presso la diocesi di Torino, che abbiamo voluto far partire da Alba la “Staffetta della Speranza”, ossia l’esposizione della teca contenente le stampelle che sostenevano il fondatore della nostra Associazione – il beato Luigi Novarese – durante gli anni della malattia, prima della guarigione avvenuta per grazia divina».
«L’iniziativa – prosegue Vescio – è di portare fra gli ammalati e i fedeli di tutte le diocesi piemontesi la reliquia di Novarese per farne conoscere meglio la figura e l’insegnamento».
Nel pomeriggio del 24 settembre, sempre in Duomo, si svolgerà un Recital celebrativo curato dal coro “Amoris Laetitia” formato dai volontari e ammalati del CVS che l’anno scorso avevano cantato in piazza San Pietro a Roma, davanti a papa Francesco, in occasione del Giubileo degli ammalati e delle persone disabili. Sarà presente sorella Angela Petitti, Responsabile per l’Apostolato del Centro Volontari della Sofferenza. (25.8.2017)