“Non servono preti clericali, il cui comportamento rischia di allontanare la gente dal Signore, né preti funzionari che, mentre svolgono un ruolo, cercano lontano da Lui la propria consolazione”.
Lo ha scritto Papa Francesco nel messaggio indirizzato ai vescovi italiani riuniti ad Assisi per la 67° Assemblea straordinaria dedicata proprio alla situazione e formazione dei 40mila preti in Italia.
Nel testo il Santo Padre ha citato Tolstoj e la sua affermazione secondo la quale “separarsi per non sporcarsi con gli altri è la sporcizia più grande” e ha chiesto ai vescovi italiani di “confermare, sostenere e consolidare” i sacerdoti che sono i loro “primi collaboratori, attraverso i quali la maternità della Chiesa raggiunge l’intero popolo di Dio”. ia all’Assemblea, il 10 novembre, è stato il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della CEI, che nella sua prolusione ha affrontato alcuni dei temi più scottanti del momento, come la persecuzione dei cristiani in Medio Oriente, l’importanza della famiglia e l’emergenza lavoro. “Cresce il fenomeno di coloro che neppure cercano il lavoro – ha detto Bagnasco – tanto sono sfiduciati: potrebbero giocare, in questo caso, anche elementi soggettivi, ma è fin troppo chiaro che le difficoltà di inserimento appaiono sempre più gravi”.
Il presidente della Cei ha anche mand
A dare il vato un forte richiamo alle forze politiche: “Potremmo dire che bisogna rifondare la politica, rimettere cioè a fuoco che cosa vuol dire stare insieme, lavorare insieme per essere che cosa. Non è un esercizio astratto, ma la premessa di ogni urgente dover fare”.