Ogni domenica un versetto poetico. Per andare oltre il visibile. Perché le parole trasformano il mondo.
A cura di Maria Teresa Neato

Rabindranath Tagore  è il nome anglicizzato di Rabíndranáth Thákhur (Calcutta, 7 maggio 1861 – Calcutta, 7 agosto 1941).
È stato un poeta, drammaturgo, scrittore e filosofo indiano di etnia bengalese.

Io non Ti invoco per
allontanare da me ogni pericolo,
soltanto fa’ che io non debba averne mai paura.
Né Ti invoco per chiederti
soccorso nella tribolazione,
ma per essere più forte nel dolore.
Io non Ti invoco per allontanare da me ogni male:
a Te chiedo soltanto di avere la forza di procedere.
Un dolce giorno, sulla prima aurora, umile, in volto io Ti vedrò:
Tu aiutami negli affanni e nel buio dell’attesa,
fa’ che io non possa dubitare di Te.

Commento
Tagore non era cristiano, ma tante delle sue poesie paiono stupende preghiere, rivolte al Dio-Amore che era così presente nella sua vita!
Perché Egli può essere adorato in spirito e verità… ovunque un Cuore puro ed innamorato sa fermarsi, ri-entrare in se stesso… e scendere fino alle profondità in cui incontrerà Chi da sempre e per sempre lo cerca, lo attende, lo benedice!
E in quel dialogo ininterrotto e reale, anche il male non fa più paura… perché avvolto dalla certezza di non essere soli a portarlo. Protesi nella preghiera umile, inapparente e fiduciosa… a chiedere che mai venga meno la fiducia. Per giungere in pace al faccia a faccia senza più fine!