Per celebrare la memoria liturgica del loro padre fondatore, il beato Luigi Novarese, i Silenziosi Operai della Croce hanno organizzato una giornata di festa aperta a tutti. Si svolgerà sabato 25 luglio presso la Casa “Cuore Immacolato di Maria” di Re, in Val Vigezzo.
L’inizio della manifestazione è alle ore 10.30 con la celebrazione della messa, a seguire il pranzo con gli ospiti della RSA e i loro familiari e, nel pomeriggio, vi sarà un incontro per testimoniare l’opera del beato Novarese nella terra vigezzina, al termine della quale verrà offerta la merenda.
Il Beato Luigi Novarese (1914 – 1984) è il sacerdote proclamato beato dalla Chiesa l’11 maggio 2013, nella basilica di San Paolo fuori le Mura a Roma. Definito da San Giovanni Paolo II “l’apostolo degli ammalati” dedicò tempo ed energie per promuovere, fin dagli anni Cinquanta, la visione della centralità del malato, soggetto portatore di diritti e dignità. Nello stesso tempo avviò un progetto di pastorale per i disabili, volto a combattere il loro stato di emarginazione sociale.
Il legame tra Re e Novarese inizia nel 1952 quando quarantotto ammalati, diciotto dei quali in barella, provenienti da tutta Italia, si riunirono al Santuario di Oropa con don Luigi Novarese per una settimana di esercizi spirituali. Il luogo però è inospitale per i disabili, l’ambiente non li favoriva e non era adatto alle loro esigenze. Chiesero allora a Novarese un luogo, una casa, senza barriere architettoniche in cui essere ospitati. Gli stessi ammalati fecero la prima offerta per la costruzione della Casa: 9200 lire. Il sacerdote, come era sua abitudine, prese una decisione immediata. Dopo varie vicissitudini e difficoltà, la scelta, su segnalazione della diocesi di Novara, cadde a Re, un piccolo paese in Val Vigezzo, 710 metri sul livello del mare, a 7 Km dal confine svizzero, sulla strada che collega Domodossola a Locarno. Il 15 febbraio 1953, il vescovo di Novara, mons. Gilla Vincenzo Gremigni, benedice la statua della Madonna, “Cuore Immacolato di Maria”. E’ quella la “Prima Pietra”, spiegherà Novarese, che ha dato il via alla costruzione della Casa, la prima al mondo per esercizi spirituali per ammalati e disabili che ancora oggi ospita ogni anno centinaia di fedeli da tutto il Centro-Nord Italia.