“Mio fratello down? Il dono più grande”. A dirlo è monsignor Edward Kurtz, presidente della Conferenza episcopale americana, in un’intervista che ha rilasciato ad Aleteia in cui parla del rapporto con la disabilità del fratello George, di cinque anni più grande, affetto da sindrome di Down, morto nel 2002.
“Quando qualcuno mi chiede come è stato vivere con mio fratello George, per prima cosa parlo delle cose che lui ha dato a me”.
Dopo la morte dei genitori, è stato monsignor Kurtz a occuparsi del fratello, anche come tutore legale. “Ha avuto davvero una grande influenza sull’atmosfera calorosa della nostra famiglia, sulla nostra apertura e capacità di accogliere altre persone”.
Crescere lui “è stata per me una occasione per imparare ad accogliere persone disabili o che necessitavano di un aiuto particolare. C’è un posto speciale nel mio cuore per le famiglie in cui ci sono persone con disabilità”. Nell’interivista Kurtz parla poi delle sue tre sorelle più grandi, tutte sposate e con figli. Con loro, dice, “ho potuto, vedere, osservare, come zio, cosa significa crescere per i bambini e per le famiglie attraverso esperienze come la morte, nella nostra famiglia abbiamo sperimentato anche il fallimento di un matrimonio, molte situazioni a cui penso che un vescovo abbia bisogno di essere vicino”. Per monsignor Kurtz queste situazioni sono state “la più grande lezione”, un aiuto per accogliere altre persone. Come vescovo, “la sfida più grande è che le persone reagiscono alla frenesia della vita, ma non fissano le loro priorità. Dobbiamo pensare a ciò per cui vogliamo essere ricordati. Anche in famiglia, iniziare a pensare: qual è la cosa più importante?”.

Per chi volesse leggere l’intervista completa:
http://it.aleteia.org/2015/10/22/il-dono-piu-grande-la-vita-di-mons-kurtz-con-un-fratello-un-po-speciale/