«Aprite le porte della giustizia, entreremo a rendere grazie al Signore». Con queste parole monsignor Marco Arnolfo, arcivescovo di Vercelli, ha aperto domenica scorsa, 20 dicembre, la Porta Santa al Santuario del Trompone di Moncrivello. «È questa la porta del Signore: per essa entriamo per ottenere misericordia e perdono», ha proseguito il presule vercellese prima di varcare la soglia. Subito dopo, monsignor Sergio Salvini, delegato arcivescovile per l’Anno giubilare, ha letto l’inizio della Bolla di indizione del Giubileo straordinario della Misericordia:
«L’architrave che sorregge la vita della Chiesa è la misericordia. La Sua credibilità passa attraverso la strada dell’amore misericordioso e compassionevole. Da sempre la Chiesa «vive un desiderio inesauribile di offrire misericordia»: ha bisogno di andare oltre per raggiungere una meta più alta.
È giunto di nuovo il tempo di impegnarsi nell’annuncio gioioso del perdono: è l’ora di ritornare all’essenziale per farci carico delle debolezze e delle difficoltà altrui».
Al termine della celebrazione, don Giovan Giuseppe Torre, sacerdote dei Silenziosi Operai della Croce e rettore del Santuario ha salutato i numerosi fedeli e si è rivolto così al vescovo: «Ringraziamo monsignor Arnolfo perché aprire anche qui al Trompone la Porta Santa vuol dire essere ancora più vicini a tutti gli ammalati che ogni giorno vengono a curarsi presso la Casa di cura “Mons. Luigi Novarese” e ai degenti dell’Rsa Virgo Potens”, seguendo il messaggio di Papa Francesco che ci esorta a metterci a servizio degli ultimi mettendo in pratica le opere di misericordia corporali e spirituali».
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