“Francesco trova la misericordia nel dolore, perché il dolore è più forte del male, la sofferenza è l’unica forza superiore al male: divinum est pati. Senza dolore la vita apparirebbe enigmatica, la gioia inaccessibile”.
Roberto Benigni ha parlato anche di sofferenza durante la presentazione del libro-intervista di papa Francesco con Andrea Tornielli, “Il nome di Dio è misericordia” edito da Piemme, uscito ieri in 86 Paesi. Un testo “con il quale il Papa ci apre il suo cuore”, ha spiegato il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, durante l’incontro: “Il Santo Padre vuole farci entrare, quasi prendendoci per mano, nel grande e confortante mistero della misericordia di Dio. Un mistero così lontano dai nostri calcoli umani eppure così necessario e atteso da noi pellegrini smarriti in questi tempi di sfide e di prove”.
Il Papa “è come una cascata di misericordia, ne è pieno – ha proseguito il comico toscano. Il nostro mondo ormai è irriconoscibile, vuole il dolore, la condanna. Perché Francesco va in mezzo al dolore? Perché la sofferenza è propria di Dio, è più forte del male.
In questo libro si dice che ogni atto di misericordia è una resurrezione e ogni atto di odio è un atto di morte. La gioia è il gigantesco segreto del cristianesimo, è l’elemento costitutivo. Chi ha sofferto senza perdere la gioia cristiana, è vicinissimo al Signore”.