Si è svolto a Re nella Casa “Cuore Immacolato di Maria” il corso degli “Esercizi spirituali dell’amicizia” sul tema: “La sua misericordia per quelli che lo temono – Alla scuola di Maria, Madre della Misericordia”.
Un corso speciale per i malati psichici e psichiatrici voluto dal beato Luigi Novarese negli anni Sessanta in profonda sintonia col prof. Cherubino Trabucchi. Più di cinquant’anni di una iniziativa che sin dall’inizio sorprese molto anche il noto psichiatra di Verona: appunto Cherubino Trabucchi. In una circostanza, egli – racconta don Antonio Giorgini che era presente – con le lacrime agli occhi ammetteva che “alcuni malati nei pochi giorni di Esercizi a Re avevano ottenuto ciò che in più di dieci anni di cure psichiatriche non aveva ottenuto”.
Giornate di spiritualità forte gli Esercizi spirituali, ma con le attenzioni che sono dovute a questi fratelli sofferenti, dove la gioia di stare in ascolto della Parola di Dio si coniuga con quella di stare volentieri insieme ai fratelli in momenti sereni di laboratorio per esprimere visivamente i contenuti appresi, e momenti lieti di sano divertimento. E il risultato è un desiderio solido e un impegno definito di ritornarvi l’anno seguente. Non solo, ma di farsi anche portavoce d’incoraggiamento e conforto per coloro che non hanno potuto partecipare quest’anno. L’aumento delle presenze quest’anno dice che qualcosa si sta muovendo nell’ambito delle diocesi come attenzione dei CVS verso questi fratelli e sorelle raggiunti dalla sofferenza psichica. La gioia con cui si sono congedati e la commozione per il bene interiore ricevuto attraverso l’ascolto della Parola, la preghiera, i sacramenti, la vita fraterna, l’amicizia, dice molto sulla presa che ha avuto nel loro cuore e nella loro mente l’Anno della Misericordia e l’azione dell’Immacolata Madre della misericordia.
Esperienza ed elementi che mostrano raggi di luce e promessa di sviluppo. Voglia la Madre della misericordia suscitare in molti il desiderio di affrontare questa sofferenza in famiglia anche con l’aiuto degli “Esercizi dell’Amicizia” e il sostegno del Centro Volontari della Sofferenza della propria diocesi.