Oggi 21 settembre, alle ore 12, nella basilica di San Giovanni in Laterano, al via l’inchiesta diocesana per la giovane romana morta nel 2012, all’età di 28 anni: aveva ritardato le cure per un carcinoma perché incinta. Nel pomeriggio una messa a San Lorenzo fuori le Mura avrebbe festeggiato i dieci anni di matrimonio con il suo Enrico il prossimo 21 settembre, Chiara Corbella Petrillo. Invece, venerdì prossimo si aprirà ufficialmente la fase diocesana della sua causa di beatificazione e canonizzazione.
Il cardinale vicario Angelo De Donatis, a mezzogiorno, presiederà il rito, che si terrà eccezionalmente nella basilica di San Giovanni in Laterano, poiché si attendono centinaia di partecipanti.
Durante la mattinata sarà distribuita la preghiera in cui si chiede l’intercessione della Serva di Dio autorizzata dalla Chiesa. L’apertura della fase diocesana potrà essere seguita in diretta su Telepace (canale 73 o 214 del digitale terrestre a Roma e canale 515 di Sky; in streming su www.telepace.it), e sarà condivisa sul sito http://www.chiaracorbellapetrillo.it/ e sulla pagina Facebook https://www.facebook.com/chiaracorbellapetrillo/.
Alle 16 verrà celebrata una Messa nella basilica di San Lorenzo fuori le Mura. «Il 13 giugno 2012 moriva a Pian della Carlotta (Manziana) la Serva di Dio Chiara Corbella – scrive De Donatis nell’editto che dà il via alla causa –, laica e madre di famiglia, sposa e madre di grande fede in Dio. Dopo essersi sposata il 21 settembre 2008 si trovò ben presto a vivere situazioni davvero difficili quali la morte di due figli piccoli, poco dopo le nascite. Durante la terza gravidanza, a Chiara fu diagnosticato un tumore. Le eventuali cure avrebbero avuto conseguenze mortali sul bambino che portava in grembo, ma l’attesa ne avrebbe compromesso l’efficacia». Non ebbe dubbi: «Decise di portare a compimento la gravidanza» prosegue il cardinale, ripercorrendo la biografia della giovane romana, morta a soli 28 anni.