“Ognuno di noi può riconoscersi in san Tommaso – ha detto il presule vercellese durante il commento al Vangelo –, chi infatti non ha mai avuto tentennamenti? Ma poi, abbandonandoci a Lui, nella fede in Gesù, capiamo che Cristo è vivo, è al nostro fianco sempre, in ogni istante”. Arnolfo ha poi proseguito l’omelia soffermandosi sui due simboli pasquali: la Croce e il Cero pasquale. “Che la Madonna ci aiuti – ha esortato il vescovo – a non soffermarci su ciò che è facile e subito disponibile. Non accontentiamoci di qualcosa di vicino, ma coltiviamo il desiderio di Dio, il desiderio di eternità così da incontrare Cristo risorto, che è amore incarnato”.
Terminata la messa celebrata da monsignor Arnolfo insieme a una quindicina tra sacerdoti e diaconi tra cui don Luigino Garosio e don Giovan Giuseppe Torre, rettore del Santuario, e animata dalla corale di Tonengo, Mazzè, Villareggia e Barengo, c’è stato il concerto del coro “Primaria in campo”, dell’Istituto comprensivo don E. Ferraris di Cigliano guidato dalla maestra Angela Fiorano.
L’ultima giornata di festeggiamenti si è infine tenuta lunedì 29 con la messa dedicata gli ex alunni del seminario minore di Vercelli che oggi accoglie l’RSA “Virgo Potens”.