Da circa due mesi, da più parti arrivano consigli su come affrontare questo periodo di quarantena essendo la domiciliazione coatta piuttosto onerosa soprattutto dal punto di vista organizzativo ed emotivo per migliaia di persone.
Da parte loro gli psicologi hanno messo a punto – agli inizi delle varie restrizioni – un vademecum rivolto a larghe fasce di popolazione soprattutto per contenere l’ansia e lo stress e la paura dovuti sia al rimanere forzatamente chiusi in casa e sia al timore di rimanere contagiati da un virus molto pericoloso e letale.

Oggi arriva un altro decalogo ad opera della professoressa Cristina Riva-Crugnola, professore associato di Psicologia Dinamica presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Milano-Bicocca, la quale offre dei consigli pratici su come gestire i bambini, i oro studi e il loro tempo dal momento che ormai da due mesi sono chiusi in casa e in molti casi manifestano agitazione, irritabilità e difficoltà di concentrazione. Questi sono tutti segnali di una frustrazione che i genitori si ritrovano a dover gestire, anche loro spesso occupati tra lavoro e casa oppure inattivi, in attesa della riapertura delle aziende.

In sostanza i 10 consigli della prof.ssa Riva-Crugnola sono i seguenti

1. Cercare di ri-creare delle piccole routine. Fondamentale per i bambini è avere piccoli momenti a cui potersi attaccare come piccole ancore rassicuranti: “ci alziamo, facciamo colazione, giochiamo..”

2. Incentivare e valorizzare i contatti sociali per attenuare l’isolamento. Per i più piccoli, questo può avvenire attraverso videocollegamenti di saluto con le educatrici (vedi esperienza del Nido Bicocca), per i più grandicelli anche attraverso videochiamate con i compagni o i parenti (nonni, zii,..)

3. Mantenere la calma. Cercare di trasmettere calma e tranquillità ai figli è importante in quanto i genitori sono i loro modelli di riferimento.

4. Attenzione all’esposizione ai mass media. Ciò significa sì dare informazioni su cosa sta succedendo, ma in modo limitato e soprattutto selezionato con cura, anche rispetto alle diverse età.

5. Dare sempre ascolto alle loro emozioni. Ricordarsi che stimolare i bambini con domande può sempre esser utile per capire le loro paure e quindi cercare di risolverle insieme.

6. Mettere in pausa i conflitti familiari. Spegnere o affievolire il più possibile eventuali conflitti tra genitori preesistenti all’emergenza Covid. Non è il momento di liti.

7. Rassicurare ed essere ottimisti sul futuro. Avere il più possibile un atteggiamento positivo: questa situazione di isolamento avrà una fine.

8. Fantasticare e lasciar spazio alla fantasia. E’ utile più di quanto possa sembrare lasciarsi andare ai sogni e giocare insieme al “cosa faremo”!

9. Stimolare i comportamenti altruistici. La chiusura e l’isolamento vanno rispettati perché sono utili per le persone più fragili, i nonni, i bambini malati.

10. Valorizzare la possibilità di condividere più tempo e attività insieme offerta dalla quarantena.