“E’ un aiuto importante che mette in campo nuove energie e risorse per affrontare in modo ancora più incisivo, in Piemonte, la difficile situazione sanitaria dovuta all’emergenza Coronavirus”. Con queste parole il presidente della Commissione Sanità regionale, Alessandro Stecco, ha definito l’attivazione di un nuovo reparto Covid presso il Centro recupero e riabilitazione funzionale “Mons. Luigi Novarese” di Moncrivello (Vercelli).
Si tratta di un servizio di assistenza con venti posti letto, che accoglie sia gli ammalati Covid dimessi dai reparti di terapia intensiva, non curabili adeguatamente a domicilio, sia i pazienti portatori di pregresse disabilità che necessitano di riabilitazioni importanti e impegnative.
I primi dieci pazienti sono arrivati in questi giorni provenienti dagli ospedali del Piemonte. Il nuovo reparto Covid, come spiega Pietro Presti, coordinatore per l’emergenza della Asl di Vercelli, si rivela “un valore aggiunto, espressione di quella sinergia costruttiva fra pubblico e privato che, in questo momento di sforzo per arginare l’epidemia, rappresenta un ‘polmone’ che ci permette di dare maggior respiro alla nostra attività ospedaliera”.
Il Centro recupero e riabilitazione “Mons. Luigi Novarese” di Moncrivello è una modernissima struttura sanitaria voluta e diretta dai Silenziosi Operai della Croce, l’Associazione fondata nella seconda metà del Novecento dal beato Luigi Novarese. “Quando la Regione ha chiesto la disponibilità delle strutture private per accogliere pazienti affetti da COVID-19, abbiamo sentito che il nostro carisma di portare speranza e senso nel mondo della sofferenza umana, non poteva non rispondere. – dice sorella Pierangela Cavallino, Direttore sanitario della struttura – Così, nonostante la Comunità stessa sia stata colpita duramente dal virus, abbiamo portato avanti il progetto ed ora accogliamo questi pazienti cercando di dare loro assistenza, riabilitazione e presenza umana e spirituale”.
“Ci siamo riorganizzati al nostro interno, – dice José Parrella, consulente della direzione sanitaria – sulla base delle precise indicazioni fornite dalla ASL di Vercelli, per la separazione dei percorsi e la massima tutela ai pazienti e ai nostri operatori”.
A sostegno dell’iniziativa è intervenuto l’aiuto della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli e della Ditta Renzo Alberti di Tronzano per l’allestimento del reparto e la fornitura di attrezzature. Va ricordato che nella graduatoria dell’epidemia Covid, al 2 maggio 2020, il Piemonte con 15.719 casi positivi è la regione italiana al secondo posto dopo la Lombardia (36.667). Con i malati così distribuiti: 178 in terapia intensiva, 2.550 ricoverati con sintomi, 12. 991 in isolamento domiciliare.
Con l’attivazione del nuovo reparto Covid, il Centro recupero e riabilitazione funzionale “Mons. Luigi Novarese” sottolinea il Moderatore dell’Associazione don Janus Malski, prosegue l’opera avviata dal fondatore “per un progetto di medicina attenta ai valori della persona e della vita e alla promozione integrale del malato”.

La Comunità dei Silenziosi Operai della Croce di Moncrivello – sono parole del Responsabile della comunità, don Giovan Giuseppe Torre – vive l’esperienza di accompagnamento di questi malati. Per poter proteggere adeguatamente i nostri operatori sono necessari molti dispositivi di protezione individuali (i famosi DPI) che non sempre riusciamo a reperire a prezzi moderati. Qualunque tipo di aiuto, o la fornitura dei DPI o un aiuto economico, saranno graditi e fondamentali.
Porgiamo un ringraziamento a tutti coloro che vorranno aiutarci con un’offerta, una preghiera o la vicinanza ed assicuriamo ai benefattori un ricordo alla Vergine potente del Trompone che inonderà di grazia coloro che doneranno per la cura dei suoi figli”.

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