Intenzione di preghiera di giugno: il Papa esorta a lasciarsi toccare dal Cuore di Gesù

In questo tempo funestato dalla pandemia che continua a flagellare molte parti del mondo, Papa Francesco nell’intenzione di preghiera per il mese di giugno chiede di pregare affinché coloro che soffrono “trovino percorsi di vita, lasciandosi toccare dal Cuore di Gesù”. Dove ci sono dolore, sofferenza difficoltà, c’è sempre prima il Cuore di Gesù. Nessuno- sottolinea il Pontefice – è solo.

Molte persone soffrono per le gravi difficoltà che patiscono. Possiamo aiutarle accompagnandole lungo un cammino pieno di compassione che trasforma la vita delle persone e le avvicina al Cuore di Cristo, che accoglie tutti noi nella rivoluzione della tenerezza. Preghiamo affinché coloro che soffrono trovino percorsi di vita lasciandosi toccare dal Cuore di Gesù.

Il beato Luigi Novarese considerava la devozione al Sacro Cuore di Gesù uno dei punti cardine della sua spiritualità. Per questo mese di giugno, accanto alle parole di Papa Francesco, meditiamo anche alcuni pensieri del nostro Padre Fondatore affinchè ci orientino verso quel cammino di luce che ci porta dritti al Cuore di Gesù Cristo nostro Signore.

Il Cuore di Gesù si presenta a noi proprio sotto l’aspetto del suo amore divino e umano, concretizzato simbolicamente come funzione del cuore. Il suo cuore vuole essere quindi per noi asilo sicuro, vuole che noi troviamo riposo in Lui. Gesù vuole che si attuino le sue parole: rimanete nel mio amore. Rimanete in me, perché il mio regno è dentro di voi.

Se noi restiamo nel Cuore di Gesù le nostre opere riporteranno frutti duraturi che non si perderanno con la morte.

Quali sono le investigabili ricchezze del Cuore di Gesù? Soltanto il dono dell’Eucaristia e dei Sacramenti? Sì, anche; ma c’è una ricchezza che noi tante volte trascuriamo e non prendiamo nemmeno in considerazione, quando leggiamo queste parole: cioè la possibilità di bilanciare con le nostre sofferenze, con la nostra penitenza tutte le nostre personali deficienze, tutti i peccati che abbiamo commesso, tutte le colpe dell’umanità. In altre parole il Signore ha legato la Sua misericordia alla nostra buona volontà di riparazione.

Non è forse la devozione al Cuore di Gesù l’incontro con l’io interiore di Cristo, il quale ci ha tanto amati fino a dare se stesso per ciascuno di noi?