Per la seconda volta all’Angelus, papa Francesco si affaccia su piazza San Pietro dalla finestra del Palazzo apostolico. Dopo la catechesi si rivolge ai fedeli ricordando che la loro presenza “è segno che in Italia la fase acuta dell’epidemia è superata”.

Rimane la necessità – ha detto papa Francesco – non cantare vittoria prima eh! Non cantare troppo presto vittoria – di seguire con cura le norme vigenti, perché sono norme che ci aiutano a evitare che il virus vada avanti. Grazie a Dio stiamo uscendo dal centro più forte, ma sempre con le prescrizioni che ci danno le autorità.

Poi il pensiero del Papa va a quei Paesi dove invece la lotta al coronavirus è molto dura.

Durante l’Angelus il Pontefice ha poi sottolineato come: “Il Cuore umano e divino di Gesù è la fonte dove sempre possiamo attingere la misericordia, il perdono, la tenerezza di Dio. Possiamo farlo soffermandoci su un passo del Vangelo, sentendo che al centro di ogni gesto, di ogni parola di Gesù, al centro, c’è l’amore, l’amore del Padre che ha inviato il Suo Figlio, l’amore dello Spirito Santo che è dentro di noi. E possiamo farlo adorando l’Eucaristia, dove questo amore è presente nel Sacramento. Allora anche il nostro cuore, a poco a poco, diventerà più paziente, più generoso, più misericordioso a imitazione del cuore di Gesù”.