La tematica proposta dall’Ufficio Nazionale per la pastorale delle vocazioni per l’anno pastorale 2020-2021 si ispira ad una espressione di papa Francesco, contenuta nella Esortazione Apostolica Gaudete et exsultate (141). Al capitolo su alcune caratteristiche della santità nel mondo attuale si evidenzia la comunità: «la santificazione è un cammino comunitario, da fare a due a due».
Lo scorso anno l’attenzione è stata fissata sul fatto che la vocazione nasce dall’incontro con Gesù e che solo se egli è riconosciuto come il meglio della vita è possibile decidere di darsi per amore nel servizio dei fratelli. Quest’anno si rimane fedeli allo schema triennale che è stato proposto, intercettando quella dimensione forse ancora troppo poco evidenziata ed approfondita che riconosce alla vocazione una dimensione personale e – proprio per questo – comunitaria. La vocazione non è mai soltanto “mia” ma è sempre anche “nostra”: la santità, la vita è sempre spesa insieme a qualcuno. E questo è un elemento essenziale di ogni vocazione nella Chiesa. Proprio questa, infatti è «l’originalità della vocazione cristiana: far coincidere il compimento della persona con la realizzazione della comunità» (Pontificia Opera per le Vocazioni Ecclesiastiche, Nuove vocazioni per una nuova Europa, Roma 5-10 maggio 1997, 18d).

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