Inizia la pubblicazione della rivista mensile di formazione e collegamento L’Ancora.

 

Le motivazioni apostoliche della rivista, secondo la visione del fondatore, il Beato Luigi Novarese

 

Lo scopo di questa rivista, che vede la luce dopo parecchi tempo di attesa è questo: illuminare e confortare ogni ammalato, essere presso di lui il sorriso della Vergine benedetta. […]. Queste pagine, inoltre, tendono ad essere il legame tra noi e voi ed il legame degli ammalati tra loro. Ogni ammalato è invitato a scrivere: la sua collaborazione è preziosa. Nessuno si preoccupi come maneggiare la penna, basta che parli col cuore”.

Con queste parole, nell’aprile del 1950 si dà inizio alla pubblicazione L’Ancora rivista mensile per il collegamento e la formazione spirituale dei Volontari della Sofferenza e dei radioascoltatori.

Pio XII, con lettera della Segreteria di Stato, datata 17 maggio 1950, benedisse ed incoraggiò tale pubblicazione che si andava ad affiancare anche alla trasmissione presso la Radio Vaticana “Quarto d’ora della serenità” che iniziò le sue trasmissioni nel 1949.

Pio XII gradì l’omaggio della rivista elogiando l’iniziativa. Alcuni sacerdoti della Segreteria di Stato come mons. Oscar Zanera, mons. Gino Paro ed altri offrirono la loro collaborazione.

Rivista, trasmissione settimanale, iniziative di incontri di malati a Roma, corrispondenza, far fronte alle prime difficoltà finanziarie ce n’era per riempire le poche ore che gli rimanevano dall’impegno dell’Ufficio. Si imponeva la ricerca di altre persone che si consacrassero totalmente a questo apostolato considerato anche il fatto che la rivista “L’Ancora” era inviata gratuitamente a tutti gli ammalati del Centro con la motivazione che essi già pagano con la loro sofferenza.

Molto interessante il seppur esiguo indice del primo numero della rivista e che, comunque, ospitava nomi illustri per l’epoca tra i quali Padre Mariano da Torino, divenuto celebre negli anni ’60 con la trasmissione TV “Chi è Gesù” e Nino Salvaneschi, scrittore e giornalista cieco che ha scritto pensieri mirabili sul dolore e la sofferenza.

Inizialmente la direzione della rivista fu presa da Padre Roschini – dei Servi di Maria – che fu per molti anni direttore responsabile de “L’Ancora” e seguì come teologo tutto l’apostolato mariano del beato Luigi Novarese che lo stimava molto.

Tramite la rivista “L’Ancora” venivano comunicate a tutti gli iscritti le circolari associative, le sintesi delle relazioni e le conclusioni, così che i temi trattati costituivano per molti nutrimento spirituale e formazione all’apostolato nella Chiesa locale. La pubblicazione degli Atti dei Convegni, pur raggiungendo un numero modesto di lettori, ha sempre costituito per il beato Novarese un impegno per servire la verità ed favorire la formazione personale di ogni iscritto al Centro.  In modo particolare nei Convegni sacerdotali internazionali sul Sacro Cuore di Gesù, dopo ampia consultazione di vescovi, venivano sviluppati dei temi che costituivano un utile contributo alla celebrazione o alla diffusione dei contenuti del Sinodo generale dei vescovi. Monsignor Novarese, attraverso “L’Ancora” stimolò fortemente le diocesi ad avviare questi settori specializzati, anche perché il Concilio Vaticano II affermava che “la formazione all’apostolato deve iniziarsi fin dalla prima educazione dei fanciulli” (A.A., 30) e questo doveva valere anche per i bambini handicappati: “Piccoli Volontari della Sofferenza” e “Piccoli Fratelli degli Ammalati”.

Fu così che nel gennaio 1979 nacque anche un altro strumento di apostolato per il settore bambini e adolescenti: “L’Ancora dei Piccoli”, trentadue pagine, trimestrale.

Il beato Novarese così ne annunciava la nascita sul mensile “L’Ancora” cui spettava ancora una volta tenere al battesimo una pubblicazione dell’Associazione: “Si è potuto finalmente realizzare ciò che abbiamo tutti tanto desiderato: “L’Ancora dei piccoli”. “In questo modo anche i “Piccoli Volontari” ed i “Piccoli Fratelli degli ammalati”, possono essere direttamente collegati con il Centro Nazionale. Il primo numero è già stato spedito a tutti i “Piccoli Volontari” esistenti nei nostri schedari o segnalati dai Centri Diocesani e, per conoscenza, anche agli Incaricati Diocesani. Un impegno per tutti”. Il settore doveva realmente funzionare, per questo era opportuno far conoscere anche ai bambini le richieste della Madonna, affinché l’offerta delle sofferenze dei più piccoli potesse impreziosire di meriti dell’Associazione e contribuire in modo più efficace nella Chiesa alla salvezza delle anime. L’Ancora dei piccoli”, richiedeva esplicitamente anche la collaborazione dei singoli settori diocesani per rispondere veramente alle esigenze e alle aspettative di tanti bambini.

L’attività editoriale dell’Associazione, però, non era limitata alla pubblicazione delle tre riviste (L’Ancora, L’Ancora nell’Unità di Salute e L’ancora dei Piccoli), ma si estendeva: alla pubblicazione di libri specializzati per la formazione spirituale, morale, intellettuale e apostolica dell’ammalato.