[Il beato Luigi Novarese] Ha vissuto, insomma, in modo totale la Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria nello spirito di san Luigi Grignion di Montfort che è stata l’anima di tutta la sua spiritualità che ha inculcato anche ai suoi figli spirituali e a tutti i suoi associati. Ogni Corso di Esercizi spirituali ha sempre voluto che fosse con­cluso con la Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria.

In tale consacrazione mons. Novarese ha vissuto gli impegni battesimali e sacerdotali, il suo totale distacco da satana e dal peccato ed il suo impegno di praticare i Consigli Evangelici. Ha sempre praticato i Consigli Evangelici prima e dopo la sua Ordinazione sacerdotale.

Avendoli poi dati come obbligo ai suoi Silenziosi Operai della Croce, con scadenza annuale, ha voluto che anch’essi li vi­vessero come “insiti nella consacrazione alla Madonna” che per sua natura è perpetua. Nello Statuto dei Silenziosi Operai della Croce ha predisposto che il “Moderatore Generale” e la “Sorella con Incarico Generale” li emettessero “in perpetuo” “ai fini dell’Apostolato” (Art. 71). Egli stesso, insieme a Sorella Elvira Myriam, l’8 dicembre 1960, li emise in perpetuo nelle mani di S. E, mons. Pasquale Venezia a Valleluogo di Ariano Irpino (AV), in occasione della elevazione di quella Chiesa a “Santuario”. La delicatezza con cui mons. Novarese li ha costantemente pratica­ti è testimoniata da quanti l’hanno conosciuto, quelli più lontani e quelli più vicini. Lo spirito dei Consigli Evangelici, vissuti proprio se­condo il Vangelo, è comprensivo di tutte le virtù teologali e cardinali che emergono anche globalmente dalle caratteristiche della spiritualità e della santità di Mons. Novarese sottolineate da quanti hanno parlato e scritto di lui dopo la sua morte.

[dalla testimonianza di don Tonino Giorgini pubblicata sul Summarium Causa di Beatificazione di Mons. Luigi Novarese]