Riflettiamo con il beato Luigi Novarese
Partendo dalla realtà soprannaturale che Maria SS.ma è Madre della Chiesa, madre quindi della grande famiglia umana, è compito nostro nell’analizzare il Suo personale intervento avvenuto a Fatima dal 13 maggio al 13 ottobre 1917 di cercare di cogliere il significato interiore e sociale di tutto il Suo Messaggio.
L’intervento della Madonna non è isolato ma si inserisce in tutta quell’azione materna che Lei attraverso i secoli svolge per richiamare, in particolari momenti, i Suoi figli a vivere il piano di grazia cui sono stati chiamati con la Redenzione.
A Lourdes la Madonna ha implicitamente denunciato gli errori del tempo: laicismo e razionalismo, additandone i rimedi; a Fatima ha chiamato gli errori per nome, manifestandone anche le dolorose conseguenze.
L’uomo, attraverso gli errori del laicismo e del razionalismo è giunto a negare e combattere Dio; la Vergine Santa, in opposizione a ciò, a Fatima, insiste con materna fermezza affinché riannodi con il Padre celeste, mediante la preghiera, i suoi rapporti di figlio redento e viva la sua vita di grazia cooperando attraverso la croce alla propria e altrui salvezza. […]
La Madonna vuole al suo servizio persone che non solo a parole dicono di amarla, ma veramente attuano il suo preciso programma di vita.
[Beato Luigi Novarese – L’Ancora, n. 10-11-12, ottobre-novembre-dicembre 1967]
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