L’attaccamento di mons. Luigi Novarese alla “sua” Associazione e la passione con cui ne porta avanti gli scopi principali, si evince da questa predica a conclusione degli Esercizi spirituali del 19 novembre 1977 a Re.

Dice il beato Novarese: “L’Associazione deve avere la propria fisionomia come ogni famiglia ha la sua fisionomia, ha la sua paternità, la sua maternità. È necessario che l’Associazione abbia la propria fisionomia, però attraverso il lavorio che ciascun membro deve svolgere sopra se stesso. Altrimenti l’Associazione rimane uno Statuto, rimane un insieme di case, rimane una direzione, ma rimane essenzialmente fredda, rimane uno scheletro. Quindi è necessario che ogni membro abbia la sua perfetta funzionalità come un membro del corpo altrimenti non cooperiamo nemmeno alla formazione dell’Associazione”.

[Dalla Biografia documentata – Causa di Beatificazione Mons. Luigi Novarese]