“Il Vangelo è anche per te! È una Parola rivolta ad ognuno, che consola e, nello stesso tempo, chiama alla conversione”. Sono le parole di Papa Francesco riprese dal sue Messaggio per la Giornata Internazionale delle persone con disabilità. Un Messaggio chiaro, profondo che invita ad una seria riflessione su un tema troppe volte dato per scontato ma che necessita sempre di approfondimenti umano e di fede. Per il Beato Novarese il disabile deve potersi muovere al centro dell’attività pastorale e apostolica della Chiesa universale, come soggetto attivo, operaio produttivo nella Vigna del Signore.

“Purtroppo – nota Papa Francesco rivolgendosi alle persone disabili – ancora oggi molti di voi «vengono trattati come corpi estranei della società. […] Sentono di esistere senza appartenere e senza partecipare», e «ci sono ancora molte cose che [vi impediscono] una cittadinanza piena» (Enc. Fratelli tutti, 98)”.

La condizione di disabilità può essere considerata una prova e “l’amicizia di Gesù ci protegge nel tempo della prova”.

Nn poteva mancare un riferimento all’attuale pandemia da Covid-19 laddove Papa Francesco afferma che “La Chiesa è al fianco di coloro tra voi che stanno ancora combattendo contro il Coronavirus; come sempre essa ribadisce la necessità che ci si prenda cura di ognuno, senza che la condizione di disabilità sia di ostacolo all’accesso alle migliori cure disponibili”.

Degni di nota anche gli interventi di presentazione del Messaggio del Santo Padre di Padre Awi Mello, Segretario del Dicastero per i Laici, La Famiglia e la Vita, del Dott. Vittorio Scelzo, Incaricato per la pastorale degli anziani e delle persone con disabilità e della Signora Antonietta Pantone appartenente alla Comunità Fede e Luce.

Padre Awi Mello ha affermato che “Le persone con disabilità in virtù del Battesimo sono laici, partecipi della medesima vocazione di tutti i cristiani; la loro presenza interroga la pastorale familiare e sono al centro della preoccupazione della Chiesa nella difesa di ogni vita. Ognuno dei tre ambiti di azione pastorale del Dicastero è di fatto coinvolto”.

Il Dott. Scelzo da parte sua ha ribadito che “Questo messaggio è rivolto alle persone con disabilità, ma invita anche ciascuno di noi ad aprirsi all’ascolto e a fare un pezzo di strada insieme a loro. È quello che il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita ha voluto fare con la campagna #IamChurch, Io sono Chiesa, che lanceremo il prossimo 6 dicembre. […]. Si tratta di “cinque video, cinque piccoli viaggi nell’esperienza ecclesiale di alcuni cristiani con disabilità provenienti da differenti Paesi del mondo. Racconteranno il lavoro di evangelizzazione portato avanti da alcuni giovani sordi in Messico, il monastero dove in Francia alcune suore con sindrome di Down vivono la loro vocazione, il gruppo di giovani italiani con disabilità intellettiva che partecipano alle Giornate Mondiali della Gioventù e tanto altro”.

L’ultimo intervento, quello della giovane signora Antonietta Pantone, ha messo in luce la sottolineatura di Papa Francesco inerente l’amicizia, il concetto proprio di amicizia. Per Antonietta, “Avere Gesù come amico è fondamentale per la mia crescita spirituale e questo ha accresciuto la mia forza interiore. So di aver un amico accanto nelle prove della vita”.

Un Messaggio tutto da meditare quindi questo di Papa Francesco dove è facile rilevare alcuni spunti propri del carisma novaresiano dove l’ammalato, il disabile, il sofferente in genere resta un soggetto attivo nella Chiesa universale, prezioso operaio nella vigna del Signore.

Qui il messaggio del Papa