di Angela Petitti

In questi giorni è arrivato (o sta arrivando) il numero di novembre 2025 dell’Ancora, un fascicolo che raccoglie riflessioni, esperienze e proposte formative capaci di sostenere e incoraggiare l’apostolato degli ammalati, nel solco tracciato da mons. Novarese. Vi segnaliamo qui uno degli articoli più significativi:

L’articolo affronta il tema della pace come vocazione concreta e quotidiana, lontana da formule astratte e radicata nei gesti semplici che ciascuno può compiere. Attraverso una lettura spirituale e insieme profondamente umana, il testo mette in evidenza il valore della mitezza, della tenerezza e della capacità di custodire le relazioni anche quando la fatica sembra prevalere. Centrale è l’idea che la pace non sia uno stato raggiunto una volta per tutte, ma un cammino fatto di scelte, rinunce, perdono e ascolto. Viene mostrato come ogni persona possa diventare operatrice di pace nella famiglia, nella comunità e nei contesti più fragili, trasformando conflitti e incomprensioni in occasioni di riconciliazione. Ne emerge un invito a riscoprire la forza silenziosa del bene che costruisce e rigenera.

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