Il programma quindi penitenziale presentato dalla Madonna a Lourdes ed a Fatima e da noi visto ed accettato, ci tocca in modo del tutto particolare e ci invita in questa Quaresima ad una seria e profonda meditazione. La Madonna a Lourdes ed a Fatima non soltanto ha domandato la penitenza ma ha fatto compiere positivamente atti penitenziali. La Madonna a Lourdes non si è limitata all’invito “penitenza, penitenza, penitenza”, ma ha fatto compiere alla piccola Bernardetta atti precisi di penitenza, anche ripugnanti alla sua natura ed a scapito della sua reputazione personale. (Vedi ad esempio quando le ha detto di lavare il volto con l’acqua melmosa appena scaturita dalla fonte). Uguale è la direttiva a Fatima verso i tre pastorelli. Osservando attentamente l’intervento della Madonna e constatando come Ella abbia voluto che i suoi confidenti si esercitassero in atti penitenziali, volete voi che possiamo restare al Suo servizio senza risentire in noi il medesimo senso di penitenza che ci spinge ad esercizi pratici penitenziali esterni ed interni. Il richiamo della Madonna lo vediamo molto bene inquadrato nella liturgia quaresimale, “fate penitenza”. Chissà che il Signore non vi usi misericordia; vedendo il pianto sui vostri peccati, chissà che non dimentichi tutto quello che voi avete fatto.

[Beato Luigi Novarese, L’Ancora, n. 3, marzo 1968]