Ogni domenica un versetto poetico. Per andare oltre il visibile. Perché le parole trasformano il mondo.
A cura di Maria Teresa Neato

Giovanni Pascoli (San Mauro di Romagna, 31 dicembre 1855 – Bologna, 6 aprile 1912) è stato un poeta e critico letterario italiano. Figura emblematica della letteratura italiana di fine Ottocento, è considerato, insieme a Gabriele D’Annunzio, il maggior poeta decadente italiano, nonostante la sua formazione principalmente positivistica.

A maggio non basta un fiore.
Ho visto una primula: è poco.
Vuoi nel prato le prataiole: è poco:
vuole nel bosco il croco.
È poco: vuole le viole; le bocche di leone vuole
e le stelline dell’odore.
Non basta il melo, il pesco, il pero.
Se manca uno, non c’è nessuno.
È quando è in fiore il muro nero
è quando è in fiore lo stagno bruno,
è quando fa le rose il pruno,
è maggio quando tutto è in fiore.

Commento
La lieve, vitale e gioiosa aria di primavera abbraccia e fà fiorire anche il muro nero, lo stagno bruno, il pruno inapparente.
Perché la nostra realtà fatta di luci ed ombre, di zone chiare ed altre buie… ha bisogno di rinascita e fremente speranza, in particolare là dove questa parrebbe avere meno diritto di… cittadinanza.
Così, a maggio tutto fiorisce.
E ciò che esplode e dipinge bellezza attorno a noi, ci entra per osmosi anche dentro. Facendoci rifiorire in Resurrezione.