Mons. Novarese pensava con sorella Myriam all’Unione mondiale degli ammalati
Un passo importante sul piano internazionale fu segnato a Mariazell, in Austria, col Congresso Internazionale di Ammalati svoltosi dal 2 al 7 giugno 1973. Presieduto dal Card. Wright Prefetto della Sacra Congregazione del Clero: dagli Stati Uniti al Giappone attraverso l’Europa veniva aperta una visuale di grandi dimensioni per la “formazione integrale della persona dell’ammalato”.
“Si è positivamente voluto, una volta per sempre, ‑ scrisse Mons. Novarese subito dopo il Congresso ‑ stabilire chiari ed evidenti i principi dell’ammalato:
- a) vero riferimento su cui il sano, la Società e la Chiesa devono piegarsi con atto di solidale pietà che emerge dall’essere il sofferente vero nostro fratello, e in piano soprannaturale, reale mistica trasparenza del Cristo sofferente;
- b) soggetto di azione sociale e soprannaturale che emerge dalla sua personalità umana, promossa a possibilità nuova dal Divin Redentore” (“L’Ancora” n. 7‑8 luglio‑agosto 1973, pag. 1).
[Fonte: Summarium super dubio – Causa do Beatificazione Mons. Luigi Novarese]
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