Ogni domenica un versetto poetico. Per andare oltre il visibile. Perché le parole trasformano il mondo.
A cura di Maria Teresa Neato
Lev Nikolàevič Tolstòj, (Jàsnaja Poljàna, 9 settembre 1828 – Astàpovo, 20 novembre 1910), è stato uno scrittore, filosofo, educatore e attivista sociale russo.
Allegre erano le piante, e gli uccelli,
e gli insetti, e i bambini.
Ma gli uomini – i grandi, gli adulti –
non smettevano di ingannare
e tormentare se stessi e gli altri.
Gli uomini ritenevano che sacro e importante
non fosse quel mattino di primavera,
non quella bellezza del mondo di Dio,
data per il bene di tutte le creature,
la bellezza che dispone alla pace,
alla concordia e all’amore,
ma sacro e importante fosse quello
che loro stessi avevano inventato
per dominarsi l’un l’altro.
Da Resurrezione
Commento
Ecco un intermezzo di prosa nello scorrere di giorni che stimolano narrazioni, elucubrazioni e magari distorsioni di pensieri, più che l’incisiva, ineludibile verità della poesia.
Un animo pacificato e pacificante sa cogliere allegria e bene anche nel semplice, discreto fremere della natura che si risveglia alla vita in primavera. Sciorinando bellezza e armonia a tutti offerta da Creatore per tessere giorni di pace e intesa tra gli uomini nell’amore accolto e ri-offerto.
La nostra realtà è invece tristemente graffiata, ferita, stravolta da ciò che di violento esce da menti e cuori di umane creature incapaci di entrare nel disegno di salvifica armonia voluta dal Padre di tutti e di tutto.
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