PRIMO RADIOMESSAGGIO AGLI AMMALATI DI PAPA PIO XII

Il Papa scelse la data del 21 novembre, festa della Presentazione di Maria per il Primo Radiomessaggio agli ammalati nel quale per la prima volta, proprio nello spirito della nascente associazione, il Santo Padre parlò di una “Missione” che gli ammalati hanno nella Chiesa. Le parole del Papa: “Lo stesso Gesù esortandovi a portare la croce e a seguirLo, Vi invita per ciò stesso a cooperare con Lui all’opera della Redenzione. Come il Suo Padre Celeste ha inviato Lui, così Egli invia voi; e la missione che Egli vi affida, noi, suo Vicario quaggiù “la confermiamo e la benediciamo”. Non più dunque soltanto oggetti di assistenza: gli ammalati, come cooperatori all’Opera della Redenzione hanno una “missione” da svolgere nella Chiesa e nel mondo. Don Novarese aveva incominciato a definirli “soggetti d’azione” ed il Papa Pio XII autenticava quella visuale evangelica del malato in un discorso al mondo intero, invitando gli ammalati a cooperare al buon esito dell’Anno Santo 1950: “Cari ammalati, cari infermi, durante il prossimo Anno Santo Noi facciamo assegnamento sui lavori e sulle preghiere di tut­ti i fedeli, ma anche più Noi contiamo sulla santa sofferenza che, unita alla Passione di Gesù, dà alla azione degli uni e alla con­templazione degli altri la loro perfezione e la loro efficacia”. Questa fiducia del santo Padre doveva essere ricambiata. Di qui l’impegno di Don Novarese di impegnare tutti, attraverso il “Quarto d’Ora della Serenità” a rispondere all’attesa del Padre.

 

[Fonte: Summarium super dubio Causa di Beatificazione Mons. Luigi Novarese]