14 marzo 1923: ricordiamo la nascita di Cristiano Pavan, Volontario della Sofferenza

 

Cristiano Pavan nasce il 14 marzo 1923 a Fara, un piccolo comune a 8 chilometri da Thiene e a 24 da Vicenza.

Divenuto precocemente cieco, paralizzato, la sua casa ambulante sarà una piccola carrozzella e i suoi occhi saranno le tante persone buone e amiche che si presteranno per guidarlo a aiutarlo nelle varie necessità. Ed è attraverso questa dolorosa prova che Cristiano scoprirà quelle ragioni di vita che daranno origine alla sua missione di Volontario della Sofferenza.

La vicinanza spirituale del Beato Luigi Novarese, gli consentirà di conoscere i fondamentali valori teologici della vera devozione alla Vergine Santa e, la spiritualità mariana, pervaderà tutta la sua vita e il suo fervente apostolato a favore dei sofferenti che porterà avanti, nonostante le oggettive difficoltà, per tutta la vita. Durante la Quaresima del 1968, le condizioni di salute di Cristiano subiscono un aggravamento ed egli chiede espressamente che gli venga somministrato il sacramento dell’Unzione degli infermi. Familiari e amici capiscono subito che non si tratta semplicemente di una delle solite crisi ricorrenti ma il preannunzio di un tramonto che si avvicina rapidamente.

A questo giovane cieco paralizzato di Vicenza, morto in concetto di santità nel ‘68, così il 13 dicembre 1953 il Venerabile Giunio Tinarelli- Silenzioso Operaio della Croce – scriveva:

Con molto piacere ricevo i tuoi cari scritti, dalle tue relazioni mensili leggo con viva gioia come svolgi bene il tuo apostolato. Bravo, caro fratello, cerca sempre di illuminare e portare tante anime a Gesù, solo così potremo risanare questa società così corrotta, e fare felici i SS. Cuori di Gesù e di Maria. Sono veramente lieto che il secondo convegno sia riuscito migliore del primo; come vedi la Mamma celeste ci è sempre vicino ed è proprio Lei che guida il nostro apostolato altrimenti da soli non si riuscirebbe a fare un bel nulla”.